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Le rivelazioni di Brusca sulle stragi del ‘93. Berlusconi non c’entra niente

Creato il 03 maggio 2011 da Iljester
03 maggio 2011 | Giustizia, Politica | Permalink Il pentito, sentito a Firenze per la strage di via Georgofili, dichiara che il destinatario della trattativa era l'allora Ministro Nicola Mancino, e che Berlusconi sarebbe stato contattato per quando sarebbe diventato premier.
Fonti: Corriere | Il Giornale

Le rivelazioni di Brusca sulle stragi del ‘93. Berlusconi non c’entra nienteChissà che diranno ora i detrattori del Premier. Magari sosterranno che Giovanni Brusca, pentito di mafia, si è inventato quella parte. Perché è così che vanno le cose nell’Italia antiberlusconiana. Dì qualcosa contro Berlusconi, e sei la bocca della verità, seppure mafioso e criminale; dilla invece a favore di Berlusconi e sei un bugiardo o un venduto. Soprattutto se lo «scagionare» il Berlusca comporta accuse nei confronti di politici blasonati schierati con il centrosinistra, come Nicola Mancino.
Ma Giovanni Brusca non è né berlusconiano né antiberlusconiano. È solo un pentito di mafia. E i pentiti dicono mezze verità e mezze bugie. Dicono quel che fa loro più comodo, e dicono spesso cose scarsamente circostanziate, rateizzate nel tempo come un mutuo per pensionati.
In ogni caso, rate o meno, l’uomo pare certo che Berlusconi non c’entri nulla con le stragi di mafia (e in particolare quella di via Georgofili), e che – parole sue – il «committente finale» della trattativa Stato-mafia era l’allora «ministro dell’Interno Nicola Mancino».
Bum! Questa è certamente una notizia esplosiva che sarà destinata a far discutere. Se tanto mi dà tanto, all’epoca la mafia avrebbe contattato tramite un intermediario l’allora Ministro Mancino per trattare con lo Stato. Conseguentemente, il Ministro della Giustizia Conso sospese il 41bis, che era uno degli elementi essenziali della nota trattativa, finalizzata a fermare le stragi di mafia (le quali effettivamente cessarono).
Mancino ovviamente non ci sta e accusa il pentito, sostenendo che la sua è una vendetta. «È una vendetta contro chi ha combattuto la mafia con leggi che hanno consentito di concludere il maxiprocesso e di perfezionare e rendere più severa la legislazione di contrasto alla criminalità organizzata».
Il pentito tuttavia non si limita a dare questa ricostruzione della vicenda sul passato. Parla pure del futuro. Prosegue, sostenendo che aveva poi mandato «Mangano a Milano ad avvertire dell’Utri e, attraverso lui, Berlusconi che si apprestava a diventare premier, che senza revisione del maxiprocesso e del 41 bis le stragi sarebbero continuate».
Beh, come era prevedibile i detrattori berlusconiani si sono appigliati con tutte le loro forze a questa parte della dichiarazione del pentito (in particolare Veltroni: «È urgente e necessario capire se Berlusconi è stato contattato attraverso persone, da chi è stato contattato, con quali richieste e in quali circostanze»). Seppure è incontestabile che nella seconda metà del 1993, Berlusconi non si apprestava certo a diventare Premier. Anzi, mi pare che all’epoca la sinistra pensava già di avere la vittoria in tasca per quanto riguardava le politiche del 1994 (che si sarebbero tenute a marzo). Perciò mi chiedo perché la mafia avrebbe contattato Berlusconi per trattare con lui qualcosa che Berlusconi non era ancora in condizioni di trattare e che mai avrebbe trattato posto che la legislazione antimafia con i Governi Berlusconi è stata piuttosto inasprita.
Ma non è finita qui. Brusca mette la ciliegina sulla torta: secondo lui, Dell’Utri e Vito Ciancimino «si sarebbero offerti come tramite tra la mafia e la Lega e un altro soggetto politico», sempre in un’ottica di trattativa a seguito dell’uccisione di Falcone. Dunque anche il partito di Bossi nella trattativa, che pare quanto più lontano esista dalla mafia.
Che dire? Io non ho idea se quanto dice Brusca sia vero o falso. Però è chiaro che come sempre capita, certe dichiarazioni devono essere prese con le pinze e vagliate al microscopio. Anche perché la mia impressione è che con queste «rivelazioni», il pentito pare voglia dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte.

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Autore: Il Jester » Articoli 1379 | Commenti: 2235

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Tags: berlusconi, giovanni brusca, nicola mancino, pentito di mafia, stragi 93, trattativa stato mafia, veltroni
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