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Le squadracce di Grillo contro Calzolari
Creato il 21 luglio 2012 da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburgBEPPE CHIAMA, LA RETE RISPONDE! AL MIO SEGNALE SCATENATE L’INFERNO! Marco Camisani Calzolari ha diffuso valutazioni false riguardo l’account twitter di Beppe Grillo sostenendo che metà dei suoi follower siano falsi(BOT) o comprati. Questo buffone ha realizzato il network ufficiale dei sostenitori di Berlusconi,www.forzasilvio.it, per il quale è anche consulente per attività di comunicazione digitale. Ha sostenuto il comitato per il premio Nobel a Berlusconi. Ha collaborato all’iniziativa www.rivotiamo.it fatto per ForzaItalia per contestare la vittoria di Prodi del 2006. La Rete NON perdona!
Grillini contro berluscones? Scusate il cinismo, ma sa di notte dei lunghi coltelli.
Comunque vorrete sapere cos’è tutta questa sequela di minacce; potrete avere dei chiarimenti su questo sito, che invita al mailbombing contro Marco Camisani Calzolari, colpevole di aver condotto uno studio secondo il quale metà dei follower twitter di Beppe Grillo sarebbero comprati, ovvero bot .
Devo ammettere che lo studio di Calzolari si fonda su presupposti tutt’altro che scientifici e il perché potrete capirlo da soli: nella sua ricerca, afferma che “ Non è possibile distinguere con assoluta certezza un falso follower da uno vero, tuttavia è possibile identificare caratteristiche e comportamenti tipici degli utenti veri e degli utenti BOT. I risultati sono basati su un algoritmo capace di assegnare punti "comportamento umano" e punti "comportamento BOT" a partire da un software creato appositamente per questo scopo. Nella ricerca ho preso in analisi i Twitter follower di Beppe Grillo a partire da un campione dei loro follower e ho assegnato un valore che identifica quanti di questi hanno comportamenti umani o da BOT. I dati che emergono evidenziano grandi quantità di presunti BOT, o quantomeno utenti non attivi, nel suo profilo”.
Insomma se uno “twitta” poco è un bot, e su uno twitta abbastanza è un utente vero. Senza farla troppo lunga con comparazioni ed analisi che al momento sulla rete si stanno sprecando pro e contro lo studio di Calzolari, porto il mio esempio: sono un follower di Beppe Grillo, ovviamente sotto pseudonimo e semplicemente per vedere le minchiate che dice. Suppongo di non essere l’unico, dunque sono reale, non sono un bot, ma pur essendo un “follower”, non sono un “seguace". Spero di aver fatto felici tutti: sia i fan di Grillo che il professorone Calzolari.
Detto ciò, il problema è un altro: chi autorizza i titolari della pagina di cui sopra a manganellare via internet Calzolari coinvolgendo squadracce fasciste improvvisate sul web? E Grillo perché non ne prende le distanze? Io non sono in grado di dire se i follower di Grillo sono robot oppure no, e sinceramente non me ne frega nulla; so però senz’altro che il grillino medio che interviene in ogni dove (facebook , giornali on-line e youtube ad esempio), per commentare chiunque critichi (come sta facendo ad esempio adesso il sottoscritto) le idee e la politica del loro totem, lo fanno per l’appunto come tanti piccoli robot.
Già, Grillo sembra aver creato una generazione di cloni che imperterriti “trollano” allegramente da un sito ad un altro, da un social network ad un altro, sempre con gli stessi argomenti, ed in questo senso assomigliano tanto ai veneratori di un altro totem da poco risuscitato: Silvio Berlusconi (visto che Grillo imputa a Calzolari la sua appartenenza all’area berlusconiana). Spesso e volentieri insultano e magari minacciano. È capitato anche su questo blog che raccoglie non più di 150\200 visualizzazioni al giorno (un anonimo mi ha detto: " un altro che si caca sotto eh?"), figuriamoci su siti ben più esposti. Questa è violenza. E se un tempo la si esercitava con l’olio di ricino, oggi il liquido è quello inorganico della minaccia mediatica. Se Grillo ritiene di essere stato calunniato, adisca le vie legali, faccia presente quali sono le sue ragioni come d’altronde ha già fatto ( vedi qui e qui), e prenda le distanze dai suoi sgherri a 5 stelle.
Siamo fra l'incudine e il martello: da una parte sedicenti partiti di sinistra che sostengono un governo di ultra- destra, e dall'altra un'opposizione che "rappresenta il nuovo" (e stando ai sondaggi dovrebbe essere seconda forza politica) e che invece utilizza metodi e linguaggi da far invidia al Mussolini dei fasci di combattimento.
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