Le surreali transizioni di Rob Gonsalves, tra Dalí e Magritte
Creato il 31 gennaio 2015 da Marianocervone
@marianocervone
Classe 1959, Rob Gonsalves è un pittore canadese che raccoglie idealmente il
testimone dei grandi artisti della scena contemporanea del ‘900. Le sue tele, a
metà strada tra Dalí e Tanguy, sono surrealistiche e magiche
come quelle di Magritte, cui quel
realismo incantato chiaramente si rifà, strizzando al tempo stesso l’occhio
alle prospettiche illusioni di Escher.
Dopo gli anni del college, Gonsalves esercita
la sua professione di architetto, dipingendo murali e scene paesaggistiche
nello stile illusionistico del trompe-l’oeil. Sarà soltanto dal 1990, dopo una
entusiastica accoglienza alla rassegna Toronto
Outdoor Art Exhibition, che l’artista deciderà di votare completamente la
sua vita alla pittura.
Il suo stile surrealistico nasce dalle riflessioni
sulla vita che lo circondano, dipingendo le più diverse e disparate attività
umane, che nelle sue tele assumono significati altri e profondi, sempre in
delicato equilibrio tra sogno e realtà. Rob, infatti, ritrae spesso il
desiderio umano di credere all’impossibile.
Tante le esposizioni che l’hanno portato in
lungo e in largo per gli Stati Uniti, da New York a Los Angeles, da Atlanta a
Las Vegas, con personali nelle più prestigiose gallerie d’arte del mondo. Navi,
galeoni, velieri, ma anche giochi e bambini, paesaggi naturalistici, monaci e
conventi. Un vasto repertorio iconografico che cambia, come un vero e proprio
quadro in movimento, vivo, che cambia seguendo lo sguardo dello spettatore.
Nel 2003 l’editore americano Simon & Schuster pubblica negli Stati
Uniti e nel Canada il libro Imagine a
Night, primo volume monografico sull’artista contenente sedici opere;
grazie al successo ottenuto, l’anno seguente è la volta di Imagine a Day, per il quale vince il premio del Governatore Generale del Canada nella
categoria Letteratura per l’Infanzia –
Illustrazioni. Il terzo volume sui lavori del pittore, Imagine a Place, vedrà la luce soltanto nel 2008.
Gonsalves ha all’attivo oltre settanta opere,
ed è a lavoro su molte altre, impiegando molto tempo a pianificare ogni singola
parte dei suoi dipinti, per rendere perfette le sue transizioni, completando in
media soltanto quattro dipinti all’anno.
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