Nella borsa della spesa: 500 g di Farina 00
80 ml di Latte intero fresco
180 g di Uova intere (circa 4)
180 g di Burro
15 g di Lievito di birra
15 g di Miele
70 g di Zucchero
10 g di Rum
½ Limone, la buccia
½ bacca di Vaniglia Bourbon
250 g di Uvetta
1 Tuorlo + 2 cucchiai di Latte (per spennellare)
Nota: La ricetta raccontata da Luca Montersino nel libro - appartenente alla mia Biblioteca culinaria - "Peccati di gola", prevede l’utilizzo della planetaria, io invece ho riadattato la mia versione all’uso del Bimby.
Vi racconto il “come fare” - ricetta per il Bimby:
Mettete in ammollo, in acqua tiepida, l’uvetta per circa 15 minuti. Trascorso questo tempo, strizzate bene l’uvetta rinvenuta in acqua e asciugatela; intanto procedete alla realizzazione dell’impasto.
Versate nel boccale del bimby il latte, il lievito di birra e il miele: scaldate per 2 min. 37°C vel.1.
Aggiungete le uova, lo zucchero, il rum, la farina, la buccia di limone e i semini della bacca di vaniglia: impastate a vel. Spiga per 4 min. - N.B.: dopo i primi 50 sec. (di impasto a spiga) versate dal foro il burro tagliato a fiocchetti; dopo 3 min. di impasto, aggiungete dal foro il sale e proseguite l’impasto a completare i 4 minuti.
Aggiungete l’uvetta e mescolate tutti gli ingredienti: antiorario, vel. Spiga per 2 min.
Recuperate l’impasto dal boccale del bimby, sistematelo – dandogli forma di palla – in una terrina infarinata, coprite con pellicola trasparente e lasciate lievitare fino al raddoppio.
Rompete la lievitazione, manipolando l’impesto per un po’, quindi rimettete in ciotola coperta con pellicola e posizionate in frigorifero per 3 ore.
Dividete l’impesto in 15 pezzi e con ogni pezzo realizzate una treccina. Posizionate ogni treccina su una teglia coperta da carta da forno e lasciate lievitare – in forno spento – ancora fino al raddoppio.
Preriscaldate il forno a 180°C, intanto battete il tuorlo e il latte e usate questo battuto per spennellare le treccine poi cuocete in forno già caldo per circa 10 minuti o comunque fino a doratura.
N.B. Le treccine all’uvetta sono ottime anche il giorno dopo, soprattutto se scaldata qualche secondo al microonde.
Un pizzico di Tì: La domenica mattina, quando io non ho voglia o non mi sono organizzata per tempo alla preparazione di una golosa colazione, il mio buongustaio si reca al bar e prima ancora ch’io mi alzi, la casa inizia a profumare di caffè e cornetti; ma se c’è una cosa che non manca mai, tra le leccornie che mi porta, di certo è la treccina con l’uvetta.
È tra le sue e tra le mie preferite, la treccina all’uvetta, quella con lo zucchero “incastonato” e ruvido sulla lingua, non con lo zucchero a velo, al limite con quello in granella. E già(!), la treccina è un vero culto e deve essere giusta, non fatta a caso, deve essere farcita – con l’uvetta o con il cioccolato in gocce - deve profumare e deve essere così soffice da conquistare. Poi, a seconda della grandezza e dell’intreccio, è treccina oppure è millefoglie (qui a Palermo assume anche questo nome) ed è una colazione che regala la giusta carica.
Amandole così tanto, non potevo che cimentarmi nella fattura delle treccine all’uvetta homemade e utilizzando la ricetta base della pasta brioches di Luca Montersino, non solo la casa ha continuato a profumare di buono per un giorno intero… ma è stato un successone
Per a colazione...