Magazine Diario personale

Le tue mani

Da Laconiglia
Le tue mani
Eravamo assieme nella sala d'aspetto del medico, sedute vicine in attesa delle solite ricette quando distrattamente, quasi per caso, ho guardato le tue mani tra una chiacchera e l'altra.
Che da quando vivo da sola il tempo delle chiacchere è un pò ridotto o forse è solo diverso, chi lo sa.
Ho osservato le tue mani e le mie, che erano li vicino e ci ho visto una storia che continua, che progredisce.
Ho pensato a quando le mie mani erano piccole anche meno del mio attuale dito indice, e ho pensato alle tue che mi tenevano stretta per insegnarmi a camminare.
Ho pensato a tutte le volte che le tue mani mi hanno toccato la fronte per vedere se avevo la febbre, per sorreggermi nei terribili momenti del vomito, per pettinarmi.
Si, lo so, come ci starebbe bene dire che ricordo le tue mai che mi carezzano la testa dolcemente, ma la verità è che il tuo carattere poche volte ti ha permesso di concederti quel lusso, forse perchè le mani sono fatte per cose più proficue e il cuore è un posto così accogliente per nascondere il proprio amore...
Ricordo come sono cresciute le mie, di mani, e come all'improvviso un giorno erano tali e quali alle tue.
Dita lunghe, palmo accogliente, unghie grandi e dalla forma gradevole.
Scherzando quante volte ti ho detto che le mani sono una delle poche cose belle che mi hai donato?
E osservavo come le nostre mani fossero intercambiabili e mi faceva bene vedere quella somiglianza, che fisicamente non ne abbiamo molte altre.
E poi mi ritrovo nella sala d'aspetto del medico e mentre per un attimo siamo in silenzio osservo ancora una volta quelle mani che tanto hanno fatto nella loro vita per me e all'improvviso vedo che la pelle sembra delicatissima e fragile e che sono comparse delle piccole macchioline marroni.
Osservo le tue e poi guardo le mie, che sono rimaste come ieri, come erano ancora ieri le tue e mi chiedo cosa sia successo cosa sia cambiato...
E mi spavento. Mi spavento da morire perchè capisco tante cose che non vorrei capire, che nessuno vorrebbe capire e pensare mai, ma poi mi faccio coraggio e ti stringo forte una mano, per farti capire che ci sono, che sono qui con te anche quando le tue mani avranno terminato la loro trasformazione, anche quando sul tuo viso vedrò i segni del tempo che passa, anche quando forse il tuo cuore cederà e finalmente mi mostrerà in una volta sola tutto l'amore che contiene.
E poi osservo le nostre mani unite, vorrei dirti tutte queste cose, ma non mi esce dalle labbra un solo verso.
Mi guardi dolcemente e penso che hai capito, poi mi dici
'Andiamo, tocca a noi'

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