"Di questi tempi si parla di grandi opere solo per parlare di tangenti. Il Mose e' coevo del Passante Ferroviario di Torino ma non mi risulta che qui ci siano state combriccole, cricche, distribuzioni di mazzette".
"Nel frattempo - ha aggiunto - abbiamo fatto la metro e le Olimpiadi di Torino 2006. Vogliamo affermare con orgoglio torinese che le grandi opere si possono fare senza tangenti"A parte che le Olimpiadi di Torino non sono state un successo per il contribuente. A parte questo, dopo 24 ore sono scattate le manette per il blitz sulle infiltrazioni della ndrangheta negli appalti del TAV Torino Lione.
Nelle intercettazioni i boss si dicevano “Ce la mangiamo io e te la torta dell’alta velocità”. Sono l'imprenditore Giovanni Toro calabrese trapiantato in Piemonte e Gregorio Sisca affiliato alla locale.
Tra gli indagati c’è pure l’imprenditore valsusino Ferdinando Lazzaro, a capo della Italcoge (ora Italcostruzioni, ditta attiva nel cantiere del Tav) che avrebbe smaltito illecitamente rifiuti.
E i No Tav che contestano l'opera?
Emerge da un’intercettazione fatta la sera del 23 maggio 2011. Sisca parla dello sciopero degli operai dell’Italcoge e Toro cambia discorso: “Se arrivano i No Tav con l’escavatore ci giriamo e ne becchiamo qualcuno – dice – E che cazzo, stiamo lavorando, spostatevi che dobbiamo lavorare. E col rullo gli vado add… cioè salgo io sul rullo e accelero. Se non ti togli ti schiaccio. Che dobbiamo fare, la guerra!”.