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Le vedove allegre di Candice Hern

Creato il 30 aprile 2012 da Junerossblog
Per la rubrica: Raccontiamoci le Saghe, faremo un piccolo ripasso della serie delle vedove allegre di Candice Hern.
Direttamente dalla scrivania di Noco.
Qualche mese fa, nel dicembre 2011 per essere precise,  Mondadori ha pubblicato un’interessante  antologia in cui è contenuto un racconto di Candice Hern che, in certo senso, chiude la serie delle Vedove Allegre.
Sto parlando di:

Le vedove allegre di Candice HernAccadde una notte”
Trama:
Un’idea deliziosa da quattro eccezionali autrici: cosa potrebbe accadere a una giovane lady perbene che si trovasse costretta, per una ragione o per l’altra, a pernottare in un’affollata e remota locanda, lontano dalla società e dalle sue molteplici restrizioni morali? Se inaspettatamente si imbattesse nell’uomo che tempo prima le aveva rubato il cuore, ma da cui il destino l’aveva divisa? E se scoprisse che la passione tra loro non si era mai spenta? Quattro eroine diversissime, eppure accomunate da una sola rivelazione: in una notte, tutto può cambiare… per sempre.

Che ne dite, dunque, di un rapido ripassino delle “puntate precedenti”?
I libri sono da leggere in quest’ordine:

Le vedove allegre di Candice Hern 1.L’ emozione di una notte
Trama:
Dopo due anni di lutto, Marianne Nesbitt decide che è tempo di avere un amante. Una decisione improvvisa che disorienta Adam, migliore amico di suo marito e ora suo più stretto confidente. Da sempre innamorato di Marianne, egli non ha mai osato farsi avanti e freme di gelosia quando lei sceglie l’affascinante lord Sherwood. Ma la notte di passione che dà inizio alla relazione non va come Marianne immagina...

Le vedove allegre di Candice Hern2.Ancora un’avventura
Trama:
Da una passione dietro la maschera a un amore alla luce del sole
Galeotto è un ballo in maschera: nei panni di Diana cacciatrice, Lady Beatrice Somerfield ritrova i piaceri dimenticati dopo la morte del marito. La preda? Gabriel Loughton, affascinante e misterioso marchese di Thayne. Dopo otto anni trascorsi in India, è lui l'uomo che tutte le debuttanti d'Inghilterra vorrebbero come marito. 

Le vedove allegre di Candice Hern3.Dama licenziosa
Trama:
Pur ascoltando i racconti delle avventure amorose delle amiche, Grace Marlowe rimane determinata a non lasciarsi tentare. Fino a quando si ritrova in compagnia di John Grayson, il più famoso libertino di Londra. Quello che Grace non immagina è che John, sicuro delle proprie arti amatorie, ha scommesso di riuscire a sedurla. Inaspettatamente, la passione che li travolge sconfina da subito nel sentimento. Ma quando il losco retroscena verrà svelato, saprà John dimostrare di meritare davvero l’amore di Grace? 

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 Dichiaro subito che la serie mi è piaciuta molto, quindi ne consiglio la lettura, anche se devo fare alcune precisazioni.
Innanzitutto bisogna partire necessariamente dal presupposto che in questa serie non si deve ricercare una verità storica (e, diciamocelo chiaramente, neppure una coerenza in questo senso), ma una favola.
Le protagoniste, tutte vedove, sono unite dal comune intento benefico verso le vedove di soldati periti in guerra, meno fortunate, a livello economico, di loro. E si ritrovano frequentemente per studiare il modo di racimolare fondi per un istituto finalizzato a questo nobile intento.

 Il filo conduttore della serie è  un patto stipulato tra le cinque amiche di cercarsi un amante… Ed ecco che risulta subito chiaro che si tratta di una brillante commedia moderna, ambientata in periodo regency: aspettatevi dunque questo! L’anacronismo, a cui io, normalmente, sono piuttosto sensibile (quando non proprio allergica!!!),  non mi ha infastidita.  Lo stile fresco e leggero e l’intento dell’autrice  chiaramente favolistico e non “didattico”,  mi han fatto scordare tutto, rendendo la lettura piacevole, divertente e rilassante e  riuscendo nello scopo di farmi godere istanti di relax ed evasione.

Tutto comincia quando una delle nostre cinque vedove, in occasione di una riunione del comitato di beneficienza, confessa di essere finalmente felice, perché ha trovato un amante, che la fa sentire fisicamente appagata e in pace con sé stessa, come non succedeva da tempo. Dopo il primo iniziale e comprensibile momento di sgomento alla notizia, tre di queste cominciano a pensare all’accaduto.  La quinta, Wilhelmina, sogghigna, approva, ma non si pronuncia apertamente. E’ la più attempata ed un’ex cortigiana, che dopo essere diventata amante di un duca, l’ha sposato. E’ quindi una donna di mondo, ma non volgare, in nessuna occasione; anzi si dimostra molto sensibile,  intuitiva, acuta ed altruista.  Diventa la chiave in ogni vicenda, la donna che vede, capisce, consiglia, aiuta, consola …
Ed eccovi quindi   lo schema dei tre libri in questione: le tre dame rifletteranno, capiranno che sono ancora giovani, piene di vita e d’amore e decideranno, ognuna, di cercare un modo per goderseli per mezzo di un amante, rimanendo poi coinvolte in appassionate, romantiche, travolgenti quanto impreviste e, forse, apparentemente improbabili, storie d’amore.


Nel primo viene affrontato il tema dell’amore nato ( o latente…) tra amici, nel secondo dell’amore tra una donna trentacinquenne vedova con figli e un trentenne erede di un ducato, nella terza  l’amore tra un libertino ed una rigida,  morigerata, vedova di uno stimato quando bigotto e conservatore vescovo. Temi delicati, come già di per sé la vedovanza stessa lo è, specialmente se soggetto di un romance, e forse non troppo originali, ma affrontati in modo leggero, seppure non superficiale, con ironia, ritmo, acume. 


L’ultimo racconto (quello contenuto nell’antologia), è la storia di Wilhelmina. Si conoscono, finalmente, molti particolari della sua vita, della sua giovinezza, si scava nelle sue miserie, si comprendono alcuni comportamenti, prima di diventare duchessa, ma anche prima di diventare cortigiana. Da leggere sicuramente perché questo personaggio è stato una presenza costante, centrale ed essenziale in ogni precedente libro, una figura a cui affezionarsi e che merita una storia a sé stante. Non mi  è dispiaciuto,ma, seppur nella sua brevità, avrei preferito un riferimento in più al “patto”, filo conduttore dei precedenti libri e un cenno agli altri personaggi comparsi nella serie. Insomma: una lettura piacevole, una storia “necessaria”, ma decisamente troppo a sé stante.
Cosa ne dite, vi ho incuriosita??

Noco
Le vedove allegre di Candice Hern
 

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