Le Vendolate

“Il premier Monti parla all’indomani della ‘tragedia del fango’, che ha visto un pezzo del Nord sbandare, essere sommerso non soltanto dagli effetti di una precipitazione alluvionale, ma anche dagli effetti delle storie precedenti di violazione degli ecosistemi. Ho trovato francamente triste che il premier Monti non abbia mai usato né il sostantivo ‘ambiente’, né l’aggettivo ‘ambientale’. (da Fazio, Che tempo che fa)

Queste dichiarazioni sono la prova che, come dimostra la recente trista tenzone Ilva, il Presidente Vendola ha fatto di tutto per sanare quell’ ineludibile e costernante putridume che come un lacciuolo cinge il collo dei poveri Tarantini. Solo la disfattistica misura di tutori della legge poco illuminati non gli ha consentito di collocare in meta l’acquerello di una Taranto giardino.

Resta decisiva la lotta contro gli sprechi e il malaffare che assedia il sistema sanitario in ogni suo segmento. Si può intensificare la lotta ai fenomeni criminali in Sanità, con l’obiettivo di garantire il miglior utilizzo delle risorse pubbliche. (da nichivendola.it)

E’la più iniqua delle ingiustizie quella che si è consumata sul corpo inerme del nostro presidente in merito a quel ambito della sfera umana che pertiene all’amore e alla cura delle anime sofferenti. Instancabile fu la lotta per una sanità purificata dal irrespirabile puzzo del compromesso, ma la battaglia fu invisa a tanti, primi fra tutti ancora altri tutori della legge poco illuminati che invocano una pena a frapporsi tra il nostro e il sogno di alleviare le sofferenze dei malati con il carezzevole manto profumoso dell’onestà.

Sui diritti degli omosessuali nessun compromesso (da manifestazione contro l’omofobia del 23 giugno 2012)

E’ ancora per amore, solo per amore che laborioso prende il volo un pacifico dialogo con le forze di Dio sul dono magnanimo che il divino solo può concedere al peccatore. Si parla, si sta insieme con l’unione dei cattolici per arrecare minor disturbo possibile alla proba signoria di uomini pii per i quali Pier Ferdinando Casini è degno messo in terra.

Vi voglio chiedere scusa per coloro che di fronte a una condanna hanno festeggiato con i cannoli (Marcia di Libera del 15 marzo 2008, parlando ironicamente delle colpe della classe politica corrotta e di Totò Cuffaro )

Profetiche furono le parole antimafia pronunziate tempo addietro dal presidente Vendola. Oggi può, oggi si che può davvero chiedere scusa a nome di Cuffaro cui ha concesso il magnanimo perdono dell’uomo retto e con cui ha deciso di percorrere insieme la via impervia della redenzione.

Davanti a un progressivo impoverimento del Paese, davanti alla perdita di diritti, di dignità, di tutele, non bisogna adeguarsi all’idea che il lavoro torni a esser merce povera, appendice del mercato e del profitto. Per questo bisogna rilegittimare la lotta perché ‘nessuno ci regala un futuro migliore, dobbiamo conquistarcelo noi giorno dopo giorno’.(dal testo a margine della video lettera dedicata ai lavoratori Fiom per lo sciopero del 28 gennaio 2011)

Parole queste di profondo sdegno per le demoniache decisioni antiproletarie di Marchionne, oggi questi moniti  s’insuano silenti nel ventre morbido del Pd e dell’Udc che certi cadranno estasiati dalla favella del nostro. Un favella pronta a indurre l’alleato a perseguir la savia strada della pietosa mano tesa verso l’uomo che lavora.

Abbiamo un compito importante: liberarci dall’egemonia del berlusconismo (a margine di un convegno della Fondazione Di Vittorio il 12 luglio 2012)

E’ questa la missione finale del Presidente Vendola, è ora di una discesa salvifica nel campo del Berlusconismo per portare il seme irrinunciabile della conversione.Ma noi sappiamo che non c’è conversione senza avvicinamento, si deve stringere la mano del lebbroso se se ne vuole curare il male. Quindi… è ineludibile… forza… stringi forte la sua mano Silvio!