Pare proprio che il Premio per il Blogger più Prolifico non sia destinato ad essere accolto fra queste pagine. Oggi è il 18 Luglio, e questo è il mio primo post del mese: fortunatamente non sono uno di quelli che vivono in funzione dei numeri del proprio blog.
Ultimamente sono un pò pressato dal lavoro, ed ho meno tempo da spendere online (fra l’altro, mi capita spesso di pensare che, in generale, la rete mi rubi molto più tempo di quanto effettivamente ne meriti, impedendomi di dedicarmi a cose migliori. Ma questo è un altro discorso).
Non che io mi stia lamentando, fortunatamente in questo periodo di lavoro ce n’é, cosa assolutamente non scontata, visto che già da diverso tempo (troppo, ormai, per le mie capacità di sopportazione) tiro avanti con lavori e collaborazioni temporanee che mi tengono impegnato solo per qualche mese, lasciandomi poi nuovamente libero di dedicarmi alla mia occupazione principale, ovvero trovare un’occupazione.
Comunque sono ancora vivo; temo di essere ancora piuttosto impegnato fino alla fine del mese, poi spero di riuscire ad avere il tempo per tirare, insieme al fiato, un pò di somme (tra un pò il blog compie un anno, e dovrò decidere cosa farne, su cosa concentrarmi, e magari pianificarne un pò l’attività).
In realtà gli aggiornamenti poco frequenti sono un problema di poco conto, nel periodo estivo succede su qualsiasi blog, e nessuno se ne ha a male, visto che col bel tempo si trovano un sacco di cose da fare, mettendo la lettura di qualche articolo online all’ultimo posto nella scala delle priorità.
La cosa che mi secca è di aver dovuto cedere il passo anche con il Sick Building Syndrome, l’esperimento di scrittura collettiva partito dal blog di Davide Mana; è iniziato un paio di mesi fa, e il mio turno, il quattordicesimo, sembrava dover arrivare lentamente, così lentamente che è già arrivato ed anche passato; sono stato colto impreparato e costretto ad abusare di gentilezza e pazienza di quelli che mi seguivano nell’ordine di scrittura, che si sono visti stringere un pò i tempi.
Vi ringrazio tutti, e prometto che non appena sarò più libero e potrò reinserirmi, farò del mio meglio per darvi un capitoletto che possa essere piacevole da leggere.