Lega Pro: vittoria in rimonta del Lecce

Il Lecce torna alla vittoria e lo fa nel derby pugliese. 

Sul campo di un Barletta che naviga nel fondo della classifica, la squadra di Lerda riesce a riprendere con le reti di Miccoli e Beretta una partita che stava sfuggendoli di mano dopo il gol dello svantaggio ad opera di Mantovani. Una prova di forza che vale 3 punti fondamentali nella spietata corsa al terzo posto. Dopo la sconfitta di domenica scorsa contro il Perugia, il Lecce è ora di nuovo terzo, a quota 37, ma con il fiato sul collo di L’Aquila, Benevento, Pisa, Catanzaro e Pontedera, racchiuse in soli 6 punti.

Allo stadio Cosimo Puttilli e sotto la direzione dell’arbitro Serra di Torino, la squadra padrone di casa scende in campo con un 4-3-3 e con Liverani, Ferreira, Camilleri, Di Bella, Pippa, Legras, Mantovani, Ilari, D’Errico, Innocenti e Ganz. I giallorossi si schierano invece con importanti novità: il solito Perucchini tra i pali, Sales, Vinetot, Abruzzese e Lopez sulla linea difensiva, l’inedita coppia di mediani Bogliacino, De Rose, Ferreira Pinto, Barraco, Miccoli e Beretta, a conferma di un atteggiamento più offensivo dei giallorossi, come già si vociferava da settimane.

La partita viene giocata in maniera abbastanza prevedibile da entrambe le squadre: il Barletta non si espone e attende nella propria metà campo il Lecce che dal canto suo, forse in virtù di una eccessiva sufficienza nell’approccio di gara, non concretizza le occasioni in ben tre circostanze: al 5′ e al 21′ con due colpi di testa di Beretta e al 9′ con Ferreira Pinto che non c’entra la porta con un bel sinistro al volo su cross di De Rose. Gol sbagliato, gol subito, recita uno dei tanti luoghi comuni del calcio, e così è stato per il Lecce. Dopo le 3 occasioni sprecate al 34′ arriva il gol del Barletta con Mantovani, furbo nel rubare palla a centrocampo a De Rose, fortunato nella caduta di Bogliacino che non riesce a contrastarlo e bravissimo nel piazzare all’angolo basso alla sinistra di Perucchini il suo tiro ad effetto. Incassata la beffa, il Lecce si porta avanti ma con poca convinzione e la sua reazione è tutta in una punizione dal limite di Miccoli, alta di poco.

Nel secondo tempo, Lerda ripropone l’undici iniziale, sperando in un piglio diverso, ma è ancora il Barletta il a rendersi pericoloso, questa volta con D’Errico che dopo soli 5 minuti si mangia un gol da distanza ravvicinata, anche grazie a un miracolo di Perucchini, che devia in corner. Al 57′ la svolta: fuori Barraco, evanescente, dentro Doumbia. L’ingresso del francese vivacizza i ritmi di gioco e dopo soli due minuti arriva il pareggio, grazie al rapidissimo Miccoli, bravo a ribadire in rete una respinta di Liverani su Ferreira Pinto. I biancorossi accusano il colpo e la situazione si complica quando rimangono in dieci a causa dell’espulsione di Ferreira che si becca il secondo giallo per fallo su Lopez. Orlandi cerca di metterci una pezza inserendo Maccarone al posto di Ilari, ma è ancora D’Errico il pericolo numero uno per i giallorossi: al 65′ il giocatore del Barletta approfitta dell’ennesima disattenzione difensiva dei salentini ma ancora una volta deve fare i conti con un Perucchini in giornata di grazia, che salva di nuovo in angolo. Lerda sostituisce De Rose con Amodio, ricomponendo così la solita formazione del Lecce. Forse per un caso e forse no, dopo il campio i giallorossi si portano sul 2 a 1: Doumbia vola sulla fascia e serve al centro Beretta. Liverani sbaglia l’uscita e l’attaccante leccese non sbaglia. Orlandi fa ciò che può e sostituisce Innocenti e Ganz con Campagna e La Mantia. Ma il Lecce si è ormai ricomposto e l’uscita di Miccoli per far posto a Salvi rinforza ulteriormente la ritrovata solidità dei giallorossi, che resistono fino al triplice fischio.

Con questa vittoria il Lecce sale a 37 punti (a 8 lunghezze da Perugia e Frosinone) e si riappropria del terzo posto. I giallorossi saranno impegnati domenica prossima nella sfida casalinga contro la Paganese, penultima in classifica. Una occasione d’oro per poter continuare a lasciare dietro le altre pretendenti per la posizione più bassa del podio.

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