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Legge harlem, un grande passo avanti

Creato il 26 settembre 2012 da Massaggielavoro

Era ora!
Direttamente dal CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della piccola e media impresa) arriva la notizia che la cosiddetta Legge “Harlem” , approvata lo scorso Febbraio dalla Regione Lombardia, è ormai effettiva. Tra le varie cose, tale legge, obbliga i centri massaggi gestiti da stranieri, soprattutto orientali, ad adeguarsi alla normativa
1/90- legge dell'estetica e dei servizi di benessere.
Anch'essi, pertanto, dovranno rispettare tutte le regole cui sono sottoposte le altre imprese del wellness, comprese le normative riguardanti igiene e sicurezza, in modo tale da potersi omologare agli standard di qualità richiesti dalle direttive europee.
In effetti, nonostante questo ordinamento appena uscito fosse stato accusato di essere incostituzionale, perché colpevole di contenere disposizioni limitanti in materia di esercizio di attività lavorative da parte dei cittadini stranieri che contrastavano con i principi comunitari e statali in materia di condizione giuridica degli stessi, esso si è reso necessario per la tutela sia dei consumatori, sia dei centri estetici “regolari”.
Secondo il progetto di legge Harlem, infatti, i centri massaggi orientali verrebbero così omologati alle attività dei tradizionali centri estetici, rendendo quindi la loro apertura subordinata al possesso dei requisiti professionali richiesti. Questo per garantire ai clienti un grado di professionalità e igiene conforme ai canoni; per  regolare problematiche di ordine pubblico e di decoro; e per far fronte al persistere, ormai tristemente noto, di situazioni degradanti quali l'esercizio di professione abusiva o il favoreggiamento alla prostituzione.
Che sia la volta buona che si delinei uno scenario olistico di buonsenso e giustizia in Italia?
E voi cosa ne pensate? Diteci la vostra!

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