Ecco, io posso capire la reazione titubante dei miei amici di tutta la Sicilia che ancora, nonostante l’accettazione della mia amicizia su Facebook, non mi conoscono a fondo e sentono ancora la necessità di conoscermi meglio attraverso la lettura dei miei interventi e su Facebook stesso e sul mio blog….
Quello che non riesco a comprendere è il comportamento degli amici palermitani che, conoscendo dal vivo la mia persona e la mia attività sindacale svolta a difesa degli interessi della categoria e del personale Ast in particolare, pur dichiarandosi miei “amici” non si sono sbilanciati, quando ho chiesto loro di diventare effettivamente tali, associandosi alle mie battaglie attraverso l’adesione al Sindacato Dipendenti Ast che mi sforzo di portare avanti anche attraverso la dimostrazione della differenza esistente fra tale nuova sigla sindacale e gli altri Sindacati aziendali che loro ben conoscono….
E’ stata una scelta dolorosa, per me, “cancellare” dalla mia cerchia di amici su Facebook tutti i palermitani che non hanno interpretato nella giusta maniera di trasferire, dal blog alla comunità di amici le mie idee, i miei progetti, la mia aspirazione a “salvare” quella grande Azienda dalla “privatizzazione”, foriera di un futuro lavorativo sempre meno roseo e sempre più nero….
Qualcuno su Facebook gli piace cazzeggiare, offendere gratuitamente, lanciare accuse senza però concedere diritto di replica. E’ segno di un brutto approccio a un formidabile strumento di comunicazione questo che non fa certamente onore a qualcuno.
Per carità, su Facebook si può (lo faccio anch’io, non c’è niente di male…) pubblicare barzellette, linkare video di qualsiasi genere, scherzare con gli amici, pubblicare foto, fissarsi degli appuntamenti ma si può anche scrivere cose serie, dare e ricevere informazioni, dibattere del proprio futuro lavorativo, chattare su argomenti personali o collettivi…
Nel chiedere, pertanto, scusa a tutti quelli che ho deciso di “lasciare” (come un innamorato respinto o non amato a sufficienza) li invito a richiedere nuovamente la mia amicizia ma a condizione che prima aderiscano al mio progetto sindacale. In caso contrario…..”AMICI COME PRIMA” MA SOLO QUANDO DOVESSIMO INCONTRARCI AL BAR….!
Adesso, mi sento un po’ meglio. Mi sono sfogato e, per favore, non datemi del Talebano….
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