Magazine Diario personale
In tutti i luoghi e in tutti i laghi.Sulla metropolitana ed il divano, nelle ore di stanca sul lavoro, e seduta sul ciottolato del campo dove porto R-Dog a pascolare, in attesa dal dottore e mentre pranzo o ceno in solitudine.Io leggo dove capita, ed è raro ch'io esca di casa senza un libro a farmi compagniaQualche tempo fa, io e me medesima, abbiamo fatto un breefing ed abbiamo stabilito che avrei alternato un libro "moderno" ad uno della tradizione. Il nostro intento era di non farmi perdere abitudine ai classici, e di incrementare la lista di libri storici che vanno letti almeno una volta nella vita.L'esperimento dura da un annetto ed io non posso che dirmi soddisfatta pienamente della riuscita. I classici, moderni/italiani/russi/di gente morta che sia, mi danno solide basi sulle quali fare giri e voli pindarici, che poi mi scaraventano nella letteratura odierna, più rapida, con un linguaggio meno articolato.Il mio sentirmi un po Scanu, ed il trovare tempo spazio e modo per leggere un po ovunque, un po sempre, mi ha fatto iniziare e finire 3 libri nell'arco di un mese scarso. C'è stato "Claudine va a scuola" classico, ovviamente.Il racconto licenzioso di una classe femminile nelle campagne francesi, ha l'enorme pregio di far ridere di cuore e di gusto.La protagonista è la giovane ed ammaliante Claudine, la quale sceglie con consapevolezza chi è quando colpire, tra insegnanti, compagne di scuola, uomini e donne, forte di una simpatia farabutta, e di una precoce consapevolezza della sua femminilità. In sè e per sè la trama non ha nulla di particolarmente incisivo, è una giovane penna che calca un po' troppo sul foglio, ma non si preoccupa ne di quello ne di lasciare macchie d'inchiostro!Il secondo è "Gli ingredienti segreti dell'amore", recente.Un libricino ambientato nella mia città del cuore, Parigi, veloce ed incalzante, ha il ritmo di uno dei film che danno su canale5 la domenica pomeriggio; lacrime, amore, tradimenti, un cappotto rosso, ed un abito di sera verde, uno splendido panorama, e piatti serviti su tovaglie a scacchi bianco rossi.C'è una giovane ristoratrice che trova la sua salvezza in un romanzo che, chissà come, è ambientato nel suo locale, ed un autore che non si capisce di quanto talento sia veramente stato capace. Il terzo è "Lettera a un bambino mai nato", classico naturalmente.Che dire?C'era un verso di Vasco che recitava "ma te ti sento dentro come un pugno", ecco io questo libro l'ho percepito con queste parole azzeccate. Non avevo mai letto la Fallaci, la SuperMamma era ed è sua grandissima fan, ed ha sempre cercato di inculcarmela, ma come tutta la progenie che si rispetti, io ho fatto di testa mia scegliendo i miei tempi, e credo di averla letta nel momento più opportuno.Sebbene l'argomento per una come me, non fosse particolarmente azzeccato!Ora tocca ad un nuovo libro, sono tentata dalla seconda parte di 1Q84, ma ho talmente amato la prima parte che ancora mi crogiolo nelle sue atmosfere, sebbene sia trascorso più di un anno da quando l'ho letto!Mareva mi aveva consigliato un libro una volta "Lui è tornato", ed ancora non l'ho letto...
Forse è il suo momento...
Forse mi rifugerò in un giallo, o nell'ennesima storia d'amore da spiaggia...Si accettano consigli, perché oggi non ho voglia di pensare che devo pensarci su!
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