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Letture per il week-end / E' di scena il Sahara

Creato il 11 febbraio 2012 da Marianna06

 

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Sahara, deserto per eccellenza tanto da essere assimilato nel linguaggio comune ad  un luogo inospitale e dalle temperature impossibili, è quello che possiamo definire  comunque un mito dell'immaginario collettivo.

Apparentemente vicino a noi nell'epoca dei tour operetor,  specializzati in  avventure per tutti i gusti, quanto difficilmente raggiungibile ,se non a costo di enormi disagi e fatiche, che richiedono in precedenza un serio e scrupoloso allenamento.

La proposta odierna, mentre fuori la colonnina di mercurio è sotto lo zero e  nevica, spazia dai primi tragici tentativi di esplorazione fino a narrarci, nei più minuziosi particolari, quanto accaduto,  ai viaggiatori moderni.

Un viaggio appassionante, che può essere fatto comodamente nello studio di casa, perché il testo di Novaresio e Guadalupi, "Sahara", edizione White Star ,è corredato da immagini mozzafiato, che sono state  scattate nei  diversi ambienti di quello che erroneamente viene considerato solo un insieme di dune.

Tralasciando invece cosa ben più valida, l'aspetto, il più importante , di  eventuali imprese del genere e cioé quello dell' incontro con popoli e culture, che lo abitano, il cui fascino senza dubbio non ha certo pari.

Altro Sahara,diversamente, è quello di " Sogni di sabbia". Sottotitolo , Storie di migranti.

Una raccolta di brevi testimonianze, a cura di Sandro De Luca, edite dalla casa editrice Infinito di Roma, qualche anno fa.

Qui i racconti , molto essenziali a livello di contenuti, sono  le differenti esperienze di vita di alcuni migranti, giovani e giovanissimi usciti dai rispettivi Paesi africani, che attraversano il deserto, con un transito talora prolungato, prima di poter raggiungere l' Europa.

C'è. ad esempio, l'ivoriano Youssuf, che fa il calzolaio ad Algeri proprio per mettere assieme l'intera somma per il viaggio. Oppure Fabrice, il simpatico camerunense che" vive " temporaneamente a Tamanrasset. E con loro tanti  e tanti altri ancora.Tutti con in mente lo stesso progetto.

In queste pagine, corredate da belle foto in bianco e nero di Kays Djilali e arricchite da testi di commento di Gad Lerner,Yasmina Khadra e Cristina Ali Farah, c' è la voce dei sogni ad occhi aperti e delle speranze di un'Africa giovane, che vuole per sé un avvenire diverso e migliore.

Salvo poi accorgersi, una volta attraversato il Mediterraneo, che tra sogno e realtà il divario è spesso incolmabile.E i sacrifici fatti, il più delle volte, non ripagano affatto.

 

   A cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 


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