Magazine Cultura
Sara' la stagione.
Sara' che la voglia di rilassarsi con la lettura di un bel romanzo e' impellente( a trovarli i bei romanzi, pero'!)
Sara' che il desiderio di coccolarsi e prendere la vita con calma e piacevolezza e' insito dentro di noi...insomma, abbiamo deciso di spronarvi a mettervi ai fornelli, cucinare qualcosa di dolce, e pescare nella vostra libreria il vostro libro D.I.K.( non e' una parolaccia!) Lo avete tirato fuori dallo scaffale? Mi riferisco al libro e non al marito! Bene, accoccolatevi sul divano, ricopritevi con il vostro plaid morbidoso e...leggete i consigli della nostra LidiaS, che abbiamo scoperto essere un'eccellente cuoca!
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Coccole culinarie con i prodotti di stagione.
Ormai eletta all’unanimità (da chi non si sa) streghetta cuciniera, eccomi di nuovo a voi con il mio paiolo (leggi robot da cucina) ed il fido mestolo (sbattitore-frullatore) sul focolare ad accensione magica pronta per una nuova pozione.
Direttamente dal libro dell’occulto spunta una lista spesa (non esistono i libri magici di una volta) con degli ingredienti di stagione. Siete pronte per un pomeriggio di relax da passare distese sul divano con il vostro fido plaid, l’ultimo libro pubblicato e uno stuzzichino goloso? Per quest’ultimo componente leggete quanto segue, per il resto (soprattutto per il tempo) dovrete pensarci da sole.
E allora…via!
Le castagne, ingrediente principale, le useremo sotto forma di farina. Tale alimento può egregiamente sostituire la farina di grano, ma ha un vantaggio non indifferente: non contiene glutine.
Il castagno era già conosciuto ed apprezzato dai Greci per le sue numerose potenzialità: abbondante produzione di frutti, utilizzo di legname, corteccia, foglie e fiori. I frutti hanno un alto valore nutritivo conosciuto fin dall’antichità. I latini li avevano soprannominati “Jovis glandes” (ghiande di Giove) perché il castagno, possente e maestoso, evocava il Dio Supremo.
Da buona Siciliana non posso non raccontarvi brevemente la leggenda del “Castagno dei Cento cavalli” che si trova a Sant’Alfio (borgata ai piedi dell’Etna) e di cui narra la nostra tradizione. Secondo il mito popolare una Regina, con cento cavalieri e dame, fu sorpresa da un temporale durante una battuta di caccia nelle vicinanze dell'albero e, proprio sotto i rami, trovò riparo con tutto il numeroso seguito. Il temporale continuò fino a sera, costrinse la regina a passare la notte sotto le fronde del castagno in compagnia, si dice, di uno o più amanti fra i suoi cavalieri.
Non è noto di quale regina si trattasse, secondo alcuni potrebbe essere Giovanna d'Aragona, secondo altri l'imperatrice Isabella d'Inghilterra, terza moglie di Federico II, o addirittura Giovanna I d'Angiò.
Ma tralasciamo la storia, la carrozza, la regina e purtroppo, anche i cavalieri e dedichiamoci a preparare il nostro dolcetto.
Sul desco andiamo a disporre gli attrezzi da perfetta apprendista strega quali, ciotole, mestoli, cucchiai di legno, colini, frullini e gli ingredienti che vado elencarvi:
300gr di farina di castagne
- 70gr di zucchero
– 100gr di burro
- 100ml di latte
- 2 uova
- 70gr di uvetta
- 4 cucchiai di pinoli
- 1 bustina di lievito
– 50 gr cioccolato fondente,
- 3 cucchiai di rum.
Adesso seguendo le istruzioni, e non potendo procedere per incantesimo (sarebbe bello!) diamoci da fare.
Lasciare in ammollo nel rum con pochissima acqua calda l'uvetta.
Lavorare le uova con lo zucchero, aggiungere il burro ammorbidito e amalgamare fino ad ottenere una crema soffice.
Aggiungere la farina setacciata (fate molta attenzione, la farina di castagne tende a fare i grumi) insieme al lievito, l’uvetta, i pinoli, il cioccolato grattugiato in modo molto grossolano (dovete ottenere delle “scagliettone”) e il latte.
Trasferite l'impasto in uno stampo da plumcake imburrato e infarinato, cuocete a 180° per 35 minuti circa.
Se volete assistere alla magia, accendente la lampada del forno e guardate la vostra pozione che da adesso sarà La Torta. Crescerà per voi e al trillo del campanello “magico” sarà pronta per inebriare il vostro palato, il quale, quando incontrerà il cioccolato fuso, vi ringrazierà per l’esperienza e comunicherà al vostro ipotalamo di memorizzare l’indirizzo di questo blog.
Se volete scoprire la prossima chicca golosa non mancate ai prossimi conciliaboli.
LidiaS
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