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Trama: Nel Bronx si scatena un'inspiegabile epidemia di omicidi, suicidi, violenze e fenomeni paranormali. Il Detective Sarchie si ritrova in mezzo a questa serie di eventi e, per venirne a capo, è costretto a collaborare con il peculiare Padre Mendoza...
Liberaci dal male comincia benissimo e, per un attimo, mi aveva quasi convinto. Lontano dall'essere uno dei soliti horror di ultima generazione a base di case infestate, nonostante si accenni ad esse in più di un'occasione, il film di Scott Derrickson si presenta infatti come un interessante e peculiare mix di horror paranormale e thriller poliziesco dove gli sbirri sono duri e puri, amanti della giustizia inculcata a cazzotti o peggio. All'interno di una realtà normale, per quanto violenta, questi sbirri abituati a trovarsi davanti un male "razionale" (anche nella follia) da sconfiggere a colpi di manette e pugni vengono costretti a fronteggiare IL Male, quello con la M maiuscola e con poteri in grado di possedere le persone e portarle a compiere gesti inenarrabili; chiunque può essere il bersaglio e il veicolo di questo Male che viene da lontano e le indagini per risalire alla sua fonte, comprenderne l'origine e punire i colpevoli sono ovviamente complicate dall'imprevedibilità di quest'apparente epidemia di pazzia e dall'impossibilità di arrestare o uccidere un'entità priva di un suo corpo fisico, tanto che i protagonisti si ritrovano ad essere sempre più impotenti e paranoici, come già accadeva al povero Denzel Washington ne Il tocco del male. Purtroppo, questi intriganti elementi della trama servono a reggere giusto la prima parte del film perché poi Liberaci dal male prende la solita deriva "esorcistica" con un'aggravante che riesce a renderlo particolarmente fastidioso: il didascalismo. Ad un certo punto i tormenti interiori del detective Sarchie e di Padre Mendoza vengono sviscerati con dovizia di parole, ragionamenti ed elucubrazioni (e questo posso anche accettarlo sebbene l'apologia del perdono che la Chiesa ha offerto al prete drogato e libertino mi abbia ricordato anche troppo il frequente insabbiamento di peccati quali la pedofilia, che è tutto meno che apprezzabile) ma l'apice dell'assurdità viene toccato dall'esorcismo finale spiegato passo per passo neanche ci trovassimo di fronte ad un bignami del perfetto purificatore di Demoni. Mezz'ora di "io ti esorcizzo", un po' in italiano e un po' in spagnolo, alternata a sparate come "Questa è la fase uno: la lotta. Questa è la fase due: la stasi. Ecc..". Insopportabile, interminabile e noiosissima nonostante il gran dispendio di ottimi effetti speciali.
Effettivamente, non si può dire che Liberaci dal male non sia girato bene, per carità. La "punta di diamante", se così si può dire, della pellicola sono le inquietantissime sequenze ambientate nella camera della figlia di Sarchie, con quel dannato gufo occhiuto che in un istante mi ha fatto passare ogni amore per queste povere bestiole, la visita dei due poliziotti nella casa infestata e, come ho detto, se non fosse mortalmente noiosa anche la lunghissima scena dell'esorcismo sarebbe stata molto bella da vedere, soprattutto grazie all'intensa interpretazione dell'inglese Sean Harris. Questo attore, vuoi anche per il make up particolarmente convincente, è a dir poco magnetico e riesce a trasformare uno sguardo apparentemente inespressivo nella rappresentazione stessa dell'abisso del Maligno, roba che a trovarsi davanti uno così per strada ci sarebbe da stramazzare di paura senza che lui compia nemmeno un gesto. Il resto del cast è abbastanza anonimo e nella norma, con attori che starebbero meglio in un action/poliziesco piuttosto che in un horror, mentre il prete di Édgar Ramírez, col suo look da fighetto, a lungo andare più che suscitare interesse fa un po' ridere, quasi quanto le mise indossate dalla moglie di Sarchie per andare in chiesa o il fatto che il suo collega vada in giro armato solo di coltelli senza portare con sé nemmeno una pistola (pattugli il Bronx solo con due coltellini? Davvero??? Contento te...). In definitiva, Liberaci dal male è una di quelle pellicole che portano a dire "carino, ma si poteva fare molto di più"; purtroppo il film non riesce a staccarsi dalle storie demoniache che quest'anno hanno invaso i grandi schermi e, incapace di mantenere a lungo la sua peculiare natura ibrida, si adagia a poco a poco su sentieri già battuti e assai poco entusiasmanti. Un vero peccato, soprattutto perché di Scott Derrickson avevo sentito parlare un gran bene ai tempi di quel Sinister che devo ancora vedere e che, spero, riuscirà ad inquietarmi ed entusiasmarmi ben più di quanto abbia fatto Liberaci dal male.
Scott Derrickson è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Hellraiser 5: Inferno sulla terra, The Exorcism Emily Rose, Ultimatum alla Terra e Sinister. Anche produttore, ha 37 anni e due film in uscita, tra i quali dovrebbe esserci anche il Marvelliano Dottor Strange, previsto per il 2016.
Eric Bana (vero nome Eric Banadinovich) interpreta il detective Sarchie. Australiano, ha partecipato a film come Hulk, Troy, Munich e Star Trek, inoltre ha lavorato come doppiatore in Alla ricerca di Nemo. Anche sceneggiatore, produttore e regista, ha 46 anni e un film in uscita.
Édgar Ramírez, che interpreta Padre Mendoza, aveva già indossato l'abito talare in The Counselor - Il procuratore. Sempre a proposito di attori, il ruolo di Sarchie era stato offerto a Mark Wahlberg, che però ha rifiutato. Detto questo, se Liberaci dal male vi fosse piaciuto recuperate anche Il rito o Il tocco del male. ENJOY!
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