In Italia la libertà non esiste o, peggio, è a senso unico.
Luca Fazzo cronista de “il Giornale” è stato condannato a sette mesi di reclusione senza condizionale per aver definito “accanito cocainomane” un assiduo frequentatore della movida milanese che, per sua stessa ammissione, consumava la droga da due a quattro volte alla settimana. Inutile dire che il giornalista ha avuto il sostegno da parte di tutta la categoria, di qualunque parte politica, ma i magistrati non la pensano così.
Daniela Santanché condannata ad un’ammenda di mille euro per manifestazione antiburqa non autorizzata, ma per lei era stata richiesta dal PM una pena detentiva. Non ho mai sentito nessuno levare una voce “per manifestazione non autorizzata” contro i vari cortei di autonomi…
A Milano ai no-global, ai no-tav, ai blackblok è sempre stato permesso di tutto, danneggiamenti, incendi, bombe carta, assalti alle forze dell’ordine, sassaiole, molotov.
Invece il prefetto aveva fatto ritirare lo striscione dei sostenitori di Forza Italia con la scritta “colpo di stato”. Che la frase sullo striscione sia stata esagerata è un fatto, ma non rappresentava un pericolo, anche perché lo striscione era stato esposto durante una manifestazione pacifica. La “più bella del mondo”, all’art.21, cita ” Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione”. Questo però non è valido nei confronti di quanti manifestavano a favore del leader di centro destra.
Poi qualcuno ha ancora fiducia in una certa giustizia?
Inviato dal Veloce promemoria