Magazine Cultura

Libri sotto l’ombrellone

Creato il 18 luglio 2010 da Albix

indro4Dopo lo sciroppo americano Dan Brown eccomi sotto l’ombrellone con un drink nostrano, verace e corposo: Indro Montanelli e i suoi “Conti con me stesso” cioè i suoi diari dal 1957 al 1978 pubblicati da RCS.

Anche se depurati da alcuni brani ritenuti lesivi di alcuni personaggi, questi diari che ho cominciato a leggere sotto l’ombrellone non sono davvero male.

C’è tutto lo stile asciutto e tagliente del grande giornalista di Fucecchio ma senza quel velo di conformismo con cui anche Montanelli, noto per non avere troppi peli sulla lingua (nè sulla penna), doveva pur sempre coprire i suoi giudizi, pena altrimenti la sua esclusione dal consesso civile e sociale di quegli anni.

E così vengono fuori giudizi eclatanti su grandi personaggi dell’epoca: dal presidente Gronchi, bollato come un buono a nulla(sto usando un eufemismo), a Benedetto Croce (colto nel suo lato perfido), a Rossellini e Fellini (che si confrontano parlando di donne); e ancora papi, cardinali,  ambasciatori, uomini politici, artisti, colleghi giornalisti, industriali, nobildonne e mercanti d’arte, tutti passati al setaccio di una penna lucida e impietosa.

Ma Montanelli è severo e sincero anche con se stesso: ne emerge un quadro più umano dello scrittore, fuori dal mito e dalla leggenda che ormai lo attornia dappresso.

Due cose mi hanno colpito più delle altre: l’originalità del pensiero montanelliano, completamente sganciato dalla intellighenzia dell’epoca, abbarbicata in maniera retorica e conformista su posizioni antifasciste (osservava Montanelli: “non si può dire intellettuali di sinistra, perchè gli intellettuali sono soltanto di sinistra, quelli di destra non vengono neppure considerati intellettuali”); e la capacità,  tutta montanelliana anch’essa,  di delineare con poche frasi grandi personalità dell’epoca: Giovanni XXIII, ad esempio; ma lo stesso Mussolini e tutto il momvimento fascista vengono messi a nudo impietosamente, seppure privati da quell’alone di enfasi e di retorica che nell’immediato dopoguerra caratterizzò la lotta politica e le vicende politiche  italiane.

Insomma, per me che sono cresciuto a pane, libri  e antifascismo di maniera, un modo nuovo di vedere i personaggi dell’epoca e di rileggere le vicende italiane del secondo dopoguerra.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :