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Libro sul comodino: Abbraccio immortale

Creato il 26 febbraio 2012 da Gorgibus @chiaragorgibus
Libro sul comodino: Abbraccio immortaleAbbraccio immortale di Cate Tiernan è il secondo capitolo della saga Immortal Beloved di cui ho parlato nel post precedente.
La storia riprende dal punto esatto in cui calava il sipario del primo libro. Nastasya è ancora a River's Edge, una fattoria new age che accoglie immortali alla ricerca di sé stessi, ed ha appena accettato le proprie origini e il proprio percorso di vita. La strada da adesso in poi sembrerebbe tutta in discesa, ma le nuove convinzioni della protagonista saranno messe a dura prova da episodi oscuri e inspiegabili che le faranno dubitare di essere un'anima bianca.
La narrazione ha la stessa cifra stilistica del capitolo precedente, con la narrazione in prima persona, il registro moderno e colloquiale. I flashback si riducono di numero, per lasciar posto agli incubi di Nastasya e a spostamenti in altri luoghi. Pertanto, anche in questo caso, l'ambientazione non è mai monotona.
Questo libro mi è piaciuto anche più del precedente. L'autrice smette di concentrarsi unicamente su Nastasya e sulla sua storia per scoprire anche i personaggi secondari, la loro storia, la loro personalità, il loro approccio a questa vita immortale. Per quanto schierati nel binomio bene-male, sono tutti personaggi complessi, come è giusto che sia quando si è vissuto tanto a lungo, e questo fa sì che la storia non sia poi così piatta come si potrebbe immaginare.
Peccato soltanto per il finale, un po' scontato e compiacente, ma trattandosi di una trilogia al secondo libro era inevitabile una chiusa del genere.
Ripeterò il mio solito appunto sul titolo che poco c'entra con tutta la storia. A leggere il titolo italiano "Abbraccio immortale", accompagnato da quella copertina, ci si potrebbe immaginare un romanzo prevalentemente romantico, ma l'amore, benché presente e molto dolce, non è personaggio principale del libro. Il personaggio principale è l'oscurità, motivo per cui il titolo originale "Darkness Fall" risulta molto più pertinente. Forse "La caduta delle tenebre" o qualcosa di simile non sarebbe risultato abbastanza accattivante per il target per cui è pensato questo libro? Chissà.
Ora non mi resta che aspettare l'uscita del terzo ed ultimo libro della saga e nel frattempo esplorare nuove lande narrative!

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