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Libro sul comodino: Hunger Games

Creato il 22 aprile 2012 da Gorgibus @chiaragorgibus
Libro sul comodino: Hunger GamesSiamo in Nord America ma gli Stati Uniti non esistono più, esiste Capitol City e i 12 Distretti ad essa assoggettati. Ogni anno 2 adolescenti estratti a sorte in ogni Distretto vengono catapultati in un'arena a cui soltanto uno può sopravvivere e la lotta per la sopravvivenza è trasmessa in televisione 24/7. A noi lettori il privilegio di seguire gli Hunger Games dal punto di vista di un personaggio pieno di carisma: Katniss Everdeen. Un'adolescente coraggiosa che non ha paura di sacrificarsi se ciò significa proteggere la propria famiglia; una ragazza determinata, istintiva e coerente, l'opposto delle adolescenti impacciate e sfigate a cui ci hanno abituato, nel dopo-Twilight, gli scrittori che scrivono storie di ragazzi.
L'inizio è dolce, come il torpore del risveglio, ci dà il tempo di conoscere il luogo in cui ci troviamo, di accettarlo, di familiarizzare con certi visi, giusto in tempo per essere trascinati via, con Katniss e Peeta, i due "tributi" del Distretto 12, verso Capitol City, verso l'arena mortale e i nostri potenziali aguzzini.
Il punto di forza, o forse di debolezza, del romanzo, dipende dallo spirito con cui lo si legge, è l'età della protagonista: Katniss è sì un'adolescente ma non troppo piccola, abbastanza adulta da avere una propria morale e che tuttavia non ci intrattiene mai con discorsi sull'etica degli Hunger Games o dell'omicidio in generale; questo rende la narrazione molto fresca e scorrevole e lascia al lettore la possibilità di riflettere sulle implicazioni di questo malato meccanismo e di rapportarlo al proprio tempo.
Gli Hunger Games veri e propri sono una lotta all'ultimo sangue ma l'ambientazione futuristica fa sì che le invenzioni più disparate rendano la morte dei tributi e i giochi in generale meno sanguinolenti, pur non sottraendo al romanzo il giusto impatto emotivo e una discreta dose di shock. Suzanne Collins ha una scrittura fresca, accattivante, a tratti addirittura poetica, e riesce a mettere in scena una carneficina senza la faciloneria di mostrare le budella; è un po' come la differenza tra erotismo e pornografia, e la Collins è terribilmente erotica.
Hunger Games è un libro veloce, scorrevole e indirizzato prevalentemente a un pubblico adolescente. Non ci sono aperte riflessioni politiche o sociali, non ci sono speculazioni filosofiche, se è ciò che vi aspettate resterete sicuramente delusi. Ma se invece potete fare questo genere di riflessioni da soli e avete voglia di un libro che ti ammanetta alle pagine, questo è il romanzo che fa per voi.

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