Driin! Driiin!Ata ha un sussulto. Venti paia d'occhi la fissano infastiditi. Si affretta a prendere il cellulare dalla borsa mormorando un vergognoso "scusate" e risponde senza nemmeno vedere il display."Pronto.""Ata!" Rimane un attimo perplessa guardando la signora che si sta togliendo la giacca davanti a lei. Non ha riconosciuto la voce allegra dall'altra parte del filo."Sì?""Ehi, ma non hai capito chi sono? Boh!""Boh?""Sì. Ti ho chiamata perché volevo annunciarti che hai vinto un premio!""Un premio?""Il Liebster Award!""Ah!" non sa che dire, è sorpresa e anche un po' confusa e non riesce a staccare gli occhi dalla corpulenta signora davanti a lei. Il prossimo turno dev'essere il suo e ha cominciato a fare lo spogliarello. Aveva dimenticato questa usanza. Ora sta togliendo gli enormi orecchini a pendolo dalle orecchie."Devi prima rispondere a qualche domandina, però" continua Boh ignaro."Cosa?" Ata alza gli occhi al cielo. "E no, dai! Tra un po' entrerò dalla dietologa, non posso."Intanto la signora si sfila anche la lunga collana di perle."Tra un po'?" risata ironica. "Prima che tu entri dalla dottoressa... diventerai secca di sicuro!" "Ehi!" risponde indispettita. "Ma come ti...""Allora..." prosegue lui ignorandola. "Prima domanda: 1 ora nel passato, dove non puoi interagire con nulla, solo spettatore. Cosa vorresti vedere?"
Ata sbuffa rassegnata."Fammi pensare..." si gratta assorta la testa "ecco, ci sono! Mi piacerebbe vedere Filippo mentre lascia Iva.""Perfida!""Ma mica per quello che pensi tu!" si giustifica. "Vorrei sapere cosa le ha detto quando l'ha lasciata, se le ha parlato di me...""Uhm..." non sembra convinto "passiamo alla seconda.A cosa non rinunceresti?"
Su questa non ha esitazioni."Alla mia famiglia."
"Ah sì? Pensavo a Filippo."
"Eh," sospira lei, "ho dovuto farmi da parte tante volte con lui che... invece la mia famiglia è sempre stata il mio punto fermo."
La signora si leva anche il fermaglio con i brillantini che aveva tra i capelli.
"In effetti...terza. Cosa vorresti fare da grande?"
"Accidenti, che domanda!" apre e chiude nervosa la borsa. "Non lo so! Ancora non lo so, cavolo!"Boh soffoca un sorriso divertito.
"Perché ridi?""No, niente. Stai messa male, eh?"
"Grazie, eh?"
Un'altra risata allegra.
"Dai, non te la prendere, passiamo alla quarta. Sei un super eroe, scegli il tuo super potere (solo uno)."
Ata osserva la signora mentre si sfila la maglietta e rimane con una camicetta leggera, talmente stretta che sembra che i bottoni stiano per saltare da un momento all'altro.
"Vorrei avere una bacchetta magica e diventare magra all'istante, così non dovrei fare più questa stramaledettissima dieta!"
"E mangiare pizze e dolci a volontà!"
"A volontà!"
"Ahahaha!Quinta. Il tuo colore preferito. (questa è facile)"
Le viene subito in mente il mare della costiera."L'azzurro.""Non il rosa?""No.""Pensavo il rosa, mah. Sesta.Corri, cammini o stai ferma?"Lei alza di nuovo gli occhi al cielo."Ma quando finiscono 'ste domande?""Un altro paio. Dai, rispondi!""E va bene!" sospira. "Corro, cioè no... cammino, su un tapis roulant. Vado vado, ma non vado mai avanti. Quindi sto ferma."
"Uhm... so' soddisfazioni!"
"Dillo a me!"
"Settima.Cosa non rifaresti del tuo passato?"
Ata non ha dubbi.
"Cosa non rifarei? Tante di quelle figura di mer..."
"Ahahahaah!"
"Che ridi?"
"Mi è venuto in mente il tuo primo appuntamento con Rudy. Quando sei entrata in una chiesa dove si stava celebrando un matrimonio e dietro di te c'era il morto e tutti i suoi parenti! Ahahaah!"
Lei fa una smorfia avvilita.
"Già." "Ultima.Ti guardi allo specchio e subito pensi/vedi? (questa l'ho semplificata dai....)"Ata resta un attimo in silenzio. Riflette."Vedo... vedo..." non riesce a finire la frase. E' arrivato il turno della signora, che, prima di entrare dalla dottoressa, si abbassa la zip della gonna. Ata si porta una mano alla bocca inorridita. "Oddio, nooo!"Ringrazio Boh per avermi assegnato questo premio e vi consiglio di visitare il suo blog, ne vale la pena.Rigiro il premio a tutti voi e vi ringrazio per non avermi dimenticata, anche se non riesco a essere presente come prima. Buona Pasqua!