L’Atlético Madrid di Simeone strapazza il Real in un match senza storia: Liga riaperta.
Ore 16:00, Madrid si ferma: c’è aria di derby, si gioca Atlético Madrid vs Real Madrid.
I Blancos comandano la classifica con 54 punti, mentre i cugini si trovano al terzo posto a 7 lunghezze di distanza.
Se le statistiche generali sorridono al Real, che domina con 37 derby vinti, contro i 17 dell’Atlético, il passato recente fa ben sperare il Cholo, dato che contro Ancelotti non ha mai perso in campionato.
Formazioni Atlético Madrid – Real Madrid
Organico al completo per Diego Simeone, che opterà per il classico 4-4-2: davanti a Moyà giocheranno Juanfran, Godín, Miranda e Siqueira. A centrocampo, partendo da sinistra, Arda Turan (non ancora al meglio), Gabi (tornato dalla squalifica), Tiago e Koke. In attacco la comprovata coppia Griezmann - Mandžukić. Fernando Torres partirà dalla panchina.
Situazione completamente diversa per Carlo Ancelotti, il quale recupera Cristiano Ronaldo, ma deve tener conto di gravi assenze, in particolare in difesa. Indisponibili, infatti, Marcelo, Pepe e Sergio Ramos, oltre a Modric e James Rodríguez. Le Merengues giocano col 4-3-3: Casillas tra i pali, difesa composta da Carvajal, Nacho, Varane e Coentrão. Isco Alarcón accompagnato da Kroos e Khedira a centrocampo. In attacco confermata la BBC con Bale, Benzema e Cristiano Ronaldo. Il portoghese è la minaccia numero uno per i Colchoneros, essendo andato a segno 15 volte nei 19 derby disputati.
Cronaca Atlético Madrid – Real Madrid
La tensione è palpabile, il Vicente Calderón un inferno: per l’Atlético Madrid l’unica possibilità per continuare a sognare è ottenere i tre punti.
Si comincia e i padroni di casa provano subito a far loro la partita. Già dai primi minuti la difesa del Real Madrid comincia a cigolare e al 6’ Turan scalda i guanti a Casillas, che in due tempi blocca. Due minuti più tardi Koke rimedia un guaio muscolare ed è obbligato a uscire dal campo, al suo posto il giovanissimo Saúl. Il baricentro dei Blancos arretra in continuazione e l’Atleti continua ad alzare i ritmi. Al 13’ Juanfran mette in mezzo dalla destra un pallone perfetto per Mandžukić, che aggiusta al limite per Tiago: rasoiata centrale, Casillas para, ma poi perde il controllo: 1-0. Questa papera del numero 1 della squadra ospite è solo l’inizio della disfatta imminente. Cinque minuti più tardi la difesa del Real viene di nuovo colta impreparata: Siqueira raggiunge il fondo e mette in mezzo, dove trova il classe ’94 Saúl che in rovesciata insacca. Gol incredibile. Il Real Madrid è infastidito e non riesce a superare la metà campo. Solo dopo la mezz’ora prova a spingere e chiude il primo tempo in attacco, ma senza degne occasioni.
Ancelotti si sbilancia e inserisce Jesé per Khedira: adesso il Real gioca con quattro attaccanti. La ripresa incomincia con gli ospiti che provano a riaprire la sfida, ma l’Atlético Madrid chiude ogni spazio: possesso palla sterile. Dal 60’, però, i Colchoneros decidono di chiudere la partita e tornano a dominare il campo. Prima ci provano con Tiago, con il pallone che però non centra lo specchio, poi con Griezmann, che spinge in rete dopo la sponda aerea dello scatenato Saúl. Il Real è in ginocchio e cerca di limitare i danni mantenendo il possesso palla. Per rendere il risultato più tondo ci pensa infine Mandžukić, che in tuffo mette la parola fine al derby: 4-0.
Un Atlético Madrid mostruoso, aiutato anche dalle pesanti assenze nella difesa del Real, riapre i giochi in chiave campionato. Carlo Ancelotti dovrà sperare di recuperare al più presto Ramos e Pepe, dando magari più fiducia tra i pali a Keylor Navas.
I Colchoneros stanno tornando e il Barcellona è dietro l’angolo, occhio.
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