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Lilith, la luna nera

Creato il 27 novembre 2012 da Cultura Salentina

Lilith, la luna nera

Ho voglia di parlare di Lilith. Voglio provare a condensare, in una paginetta, chilometri di scritti che riguardano la stessa nascita del “Male, la cabala, lo Zohar, la Torah, la bibbia cattolica depurata sapientemente da una figura ingombrante e sensuale come Lilith. Avete mai provato a leggere la Bibbia? Non so quanti italiani l’abbiano letta, anzi studiata perché non è certo un libro che si legge facilmente. E’ piena di contraddizioni e le numerose traduzioni e trascrizioni fatte da amanuensi spesso analfabeti (copiavano i segni), la rendono oltremodo tenebrosa e contraddittoria. Io ne ho diverse versioni, alcune delle quali sono decorate sapientemente dalle illustrazioni del Dorè, che mi consentono di riassumere e sfruttare la memoria fotografica. V’invito a leggera cercando di estrapolare le verità storiche che emergono da essa se letta con la dovuta attenzione e spirito critico. Prima di parlare di Lilith, ho dovuto fare queste premesse, invitando eventuali lettori ad estendere le loro ricerche ove lo riterranno opportuno, su numerose pagine che troveranno comodamente seduti davanti al proprio computer. Il mito di Lilith o almeno i suoi primordi, sono da ricercarsi nella cultura assiro-babilonese ricca di formule magiche atte a scongiurare la presenza di Lilith che, accompagnandosi al suo partner maschile, Lilù, vagava nella notte tenebrosa alla ricerca di partorienti o neonati da strangolare. Ma è nella mitologia ebraica che questo demone acquista grande importanza con diverse versioni a volte contraddittorie sulla sua nascita e sulle sue prerogative. La versione più accreditata è che sia stata creata prima di Eva e assieme ad Adamo. L’uomo fu forgiato da sabbia finissima, la donna da una miscela di fanghiglie e melma. La donna dimostrò un carattere ribelle e oltremodo passionale che Adamo non gradì. In particolare Lilith si sarebbe rifiutata di giacere, durante l’amplesso, sotto il compagno, avendo tendenze dominatrici paragonabili a qualche valchiria nostrana, probabile sua discendente. Per questo Adamo la scacciò chiedendo al Signore di creare una nuova compagna e questa volta, per non correre rischi, il creatore, per forgiare la donna, si servì di una costola dell’uomo. Interessante notare che, per quanto i commentatori cattolici si siano sforzati di cancellare ogni traccia di Lilith dal racconto biblico, la sua presenza si può dedurre anche da questo passo della Genesi 2:23: Allora l’uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta». Un altro accenno a Lilith,nella Bibbia cristiana si trova in Isaia 34,14:
I gatti selvatici si incontreranno con le iene, e I satiri si chiameranno l’un l’altro; vi farà sosta anche Lilith e vi troverà tranquilla dimora.
Questo accenno alla tranquilla dimora si riferisce al fatto che, una volta scacciata dal paradiso, Liith fuggì nel deserto del Mar Rosso, dove si accoppiò con altri demoni generando numerosissimi figli.
Dio cercò allora di riportarla da Adamo inviandole tre angeli (Sanvi, Sansanvi e Semangelaf), ma Lilith si rifiutò di tornare.
Dio allora per vendicarsi (ai tempi della stesura biblica non era ancora stata abolita la vendetta con le leggi di Dracone del VI sec, a.c. o quelle augustee o finalmente quelle del diritto romano di Giustiniano), le uccise le centinaia di demoni (Lilim) che ella aveva generato accoppiandosi con le creature del Mar Rosso. A tale affronto lei risponde aggirandosi nottetempo nelle contrade ed entrando nelle case per cercare e strangolare i neonati. Ma non cercava solo neonati. Era bella alta, slanciata, i suoi capelli avevano riflessi bluastri ed i suoi occhi bellissimi diventavano rossi per la foga che metteva negli amplessi con cui seduceva gli uomini amandoli fino allo sfinimento totale. Pare che emettesse il grido della civetta dopo le sue prestazioni orgastiche e che metà del suo corpo si trasformasse in serpente. Alcune versioni bibliche raccontano che fosse lei il serpente che tentò Eva inducendo il Signore a scacciarla dal Paradiso. Ma la figura di Lilith si arricchisce di nuove leggende in campo astrologico. Infatti la donna, o dovrei dire il demone è anche identificata come un satellite invisibile dalla terra e per questo chiamata “Luna Nera“. Gli antichi egiziani chiamavano Nephtys questo astro nero, invisibile perché assorbirebbe, senza rifletterla, la luce del Sole. Questo astro invisibile stigmatizza appieno l’archetipo di Lilith, che viene anche rappresentata con delle incisioni (glifo), che ci mostrano un Saturno rovesciato con una croce in basso (la malinconia ed il cattivo umore sono caratteristiche di Saturno in Astrologia e la croce in basso ancor oggi in genetica rappresenta il simbolo femminile contrariamente alla freccia in alto, che rappresenta la mascolinità). Gli amanti dei racconti dell’orrore troveranno grande giovamento a raccontare di questa donna bellissima che, mentre ipnotizzava gli uomini sussurrando nelle loro orecchie infuocate oscenità senza fine, trasformava le sue mani carezzevoli ed affusolate in artigli taglienti che dilaniavano la pelle del compagno, miscelando la frenesia dell’orgasmo in spasmodici sussulti e confondendo il seme appena emesso col sangue rutilante che sgorgava da atroci ferite. Un’ultima cosa vorrei aggiungere e cioè che molte congreghe di carattere esoterico trovano in Lilith una dea ispiratrice e come ogni grimorio contenga riferimenti più o meno espliciti a questo demone femminile. La nostra civiltà si sforza di cancellare la figura di Lilith, ma essa resiste all’usura del tempo essendo l’essenza stessa del male che con il bene è compenetrato e onnipresente con buona pace dei manichei che lo vorrebbero isolare come cosa a se stante e tale da essere emarginata o sconfitta. Lilith mi ha ispirato una poesia:
Lilith Se all’improvviso senti un gran fervore, e il vento che ti avvolge in mille spire, guardati intorno e da lontane cime udrai d’una civetta il gran stridire! trema viandante e cerca di scappare perché Lilith t’ha preso a corteggiare: prima ti bacia e sazia di moine ti stringe in un amplesso senza fine, poi ti sussurra dolci le parole che arriveranno dritte fino al cuore come una lama, come uno stiletto, ormai sei morto, rigido nel letto. Tale Lilith che fu prima di Eva La prima donna bella e menzognera, fu scacciata da Dio per punizione ma vive di vendetta e di rancore: uccide nella culla i bei bambini, porta disgrazia, morte e confusione, la sua bellezza è grande tentazione, fuggi da lei, ma senza esitazione.

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