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Llorente ancora decisivo: Udinese KO e Roma a +3

Creato il 01 dicembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Llorente

Foto Edoardo Schiesari

La Juve fatica e soffre ma riesce a battere l’Udinese e a portare a casa tre preziosi punti, grazie al guizzo finale di Llorente. Partita molto difficile e piena di insidie quella contro i friulani, attenti e concentrati in fase di ripiegamento, velenosi in fase propositiva.

Rispetto alla gara di Livorno, ci sono tre novità nell’undici titolare juventino: in difesa torna Barzagli, che prende il posto di Caceres, formando il trio difensivo titolare; a centrocampo, respirano Pogba, il cui posto tra i 3 centrali è ripreso da Marchisio, e Asamoah, che, squalificato, viene sostituito da De Ceglie. Per il resto, tutto confermato, anche in avanti dove giocano Tévez e Llorente. Novità anche sugli spalti, dove le curve Nord e Sud sono state chiuse ai tifosi e agli ultras, per i cori discriminatori, e aperte solo ai bambini di scuole calcio (la Nord) ed elementari e medie (la Sud).

Per quanto riguarda i bianconeri di Udine, Guidolin conferma la formazione che ha superato 1 a 0 la Fiorentina con la solità novità Lazzari, che, vinto il ballottaggio con Pinzi, gioca al fianco di Allan davanti alla difesa.

Queste le formazioni ufficiali:

Juventus col consolidato 3-5-2: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Tevez, Llorente.

Udinese col 4-2-3-1: Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi, G.Silva; Lazzari, Allan; Bruno Fernandes, Pereyra, Basta; Di Natale.

Juventus 1 – 0 Udinese (90′ Llorente)

Partenza aggressiva dei bianconeri, che cercano subito di imporre i loro ritmi e al 7′ creano la prima palla gol: cross dalla destra di Padoin, Marchisio stoppa il pallone e serve Tévez che tira di prima intenzione ma Brkic si mette in bella mostra e blocca in due tempi. Un Marchisio voglioso di far bene e di riprendersi il suo posto, messo in discussione dalle buone prestazioni di Pogba, dopo aver suggerito per l’Apache, poco dopo viene imbeccato da Llorente in profondità ma sbaglia il controllo, agevolando il lavoro dell’estremo difensore croato. Conte, nel frattempo, è costretto a spendere il primo cambio della partita: Pirlo, toccato duramente nei primi minuti da Lazzari, non è in grado di proseguire e fa posto proprio al Polpo Paul. Juve padrona del campo e al 18′ si rende pericolosa con Llorente: lo spagnolo fa a sportellate al limite dell’area, scarica su Tévez ma il tiro dell’argentino viene deviato ed esce. Sicuramente più Juve che Udinese in questa prima mezz’ora di gara: la squadra di Guidolin, schiacciata nella propria metà campo, non trova molti spunti per uscirne ma, ben schierata in campo, rende dura la vita agli uomini di Conte. La prima occasione dei bianconeri di Udine, stasera in divisa arancione, è frutto di un errore di Bonucci: Di Natale fa suo il retropassaggio del difensore, si invola verso Buffon e prova, senza successo, a sorprenderlo con un pallonetto. Buffon, infatti, smorza la conclusione e Barzagli sbroglia la matassa. Superato lo spavento, la Juve torna spingere ma l’Udinese è ben messa in campo, ordinata e concede poco alla Vecchia Signora, il cui assedio finale termina con un nulla di fatto. Pertanto, le due formazioni vanno al riposo sullo 0 a 0.

Al rientro dagli spogliatoi, la storia non cambia: Juve subito all’assalto con una buona chance per Llorente, anticipato da Domizzi, Udinese schiacciata e pronta al contropiede. Al 52′, la Vecchia Signora rischia grosso proprio su una ripartenza friulana: Buffon respinge malamente il cross dalla destra di Fernades, Di Natale, completamente solo, calcia senza pensarci troppo ma il portiere bianconero si supera, facendosi perdonare l’errore precedentemente compiuto. Brividi per Conte e la sua squadra che non trovano sbocchi in avanti e rischiano la beffa in ripartenza. Gli ospiti si ripetono al 62′, quando Di Natale si beve Bonucci con un numero d’alta classe che vale il biglietto, apre sulla sinistra per Lazzari che prova a cogliere di sorpresa il portiere della Nazionale, bravo a esibirsi in una grande parata con un colpo di reni. Intanto, esce Padoin per Lichtsteiner e, tra gli ospiti, Badu per Bruno Fernandes. L’incontro, ora, è pieno di capovolgimenti di fronte, con entrambe le squadre intenzionate a vincere e, per forza di cose, costrette a scoprirsi, sebbene gli uomini di Conte trovino sempre un muro davanti a loro. A questo punto, l’allenatore leccese si gioca anche l’ultima carta, Quagliarella, e toglie De Ceglie. Juve alla disperata ricerca del vantaggio e a trazione offensiva, con ben tre punte a scardinare la difesa arancione. Tuttavia, se non è la retroguardia a rendere difficile la vita ai padroni di casa, è il portiere a farlo, con super risposte alle punte di Conte. Non a caso, Quagliarella ci prova con un tiro dei suoi ma Brkic vola e respinge in angolo. Sul corner che segue, Llorente svetta di testa e questa volta è Allan a salvare il risultato, respingendo il pallone sulla linea. Pochi minuti dopo, è la volta di Lichtsteiner, che, da fuori area, rientra sul sinistro e conclude ma a lato. Tra sfortuna e un’ottima prestazione della difesa dell’Udinese, la sua porta sembra stregata finché, al 90′ in una mischia nell’area friulana, Llorente devia di testa il tiro ravvicinato del compagno svizzero e insacca per il meritato e sofferto vantaggio bianconero. Allo Juventus Stadium, non succede nient’altro in un match che comunque ha già condensato molte emozioni e ribaltamenti di fronte.

La Juve ottiene una vittoria molto sudata ma al tempo stesso ricercata e preziosa ai fini della classifica. I bianconeri, infatti, allungano sulla Roma, oggi fermata a Bergamo dall’Atalanta. Nel complesso, buona prestazione condita da qualche errore di troppo in entrambi i tempi ma da un costante assedio nella metà campo avversaria, che alla fine ha portato i risultati sperati. Le fatiche di Champions, com’è normale che sia, si sono fatte sentire e alcuni dei suoi giocatori chiave ne hanno risentito, eccezion fatta per Tévez, autore di un’altra prestazione molto intensa.

Nonostante la sconfitta, positiva prestazione anche per la squadra di Guidolin, in ripresa sia fisica che tecnica, che si è difesa in modo ordinato, compatto facendo soffrire e sudare sette camice ai giocatori della Juve. L’allenatore non ha nulla da rimproverarsi, in quanto la squadra ha giocato la sua partita, sfiorando il vantaggio soprattutto nel secondo tempo, in due circostanze.

Migliore in campo, Fernando Llorente che sale a quota 4 gol, il terzo consecutivo.


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