Lo scandalo MPS rischia di travolgere il PD?

Creato il 26 gennaio 2013 da Candidonews @Candidonews

Su facebook il 17 gennaio scrivevo:

I magistrati, per ora, c’entrano poco. Lo scandalo però è puntualmente arrivato. Il caso Mussari-Mps sta infatti terremotando la politica. Il Partito Democratico rischia di essere travolto dalle inchieste sulla banca senese.

Per capire qualcosa di più sullo scandalo Monte Paschi vi rinvio ad un articolo de Il Post . In sintesi, la banca sembra aver fatto investimenti sbagliati e spregiudicati, alcuni dei quali all’oscuro delle autorità di vigilanza: “la documentazione relativa non era stata trasmessa alle autorità di controllo, tra cui la società di revisione dei conti di MPS e la Banca d’Italia: quest’ultimo punto è l’ipotesi di reato a cui sta lavorando la procura di Siena.”

Il tutto è venuto fuori con i nuovi vertici Mps ed il grande accusato è  Giuseppe Mussari, l’ex Presidente. Lo scandalo interessa la politica perche Siena è storicamente amministrata dalla sinistra ed i vertici del Monte Paschi sono nominati dal Comune e quindi ‘dalla politica’ locale.

Repubblica parla di ‘allarme’ nella dirigenza democratica. Si teme che l’inchiesta si allarghi e coinvolga personaggi importanti e soprattutto si è aperta l’operazione sciacallaggio da parte degli avversari, da Monti a Grillo passando per Ingroia ed i media berlusconiani:

Ora Bersani inizia davvero a temere per il risultato finale. L’attacco concentrico di Monti, di Ingroia, di Grillo e del Pdl, la rapidità con cui è stata decisa l’audizione del ministro Grilli a Camere sciolte, i rumors di altri clamorosi colpi di scena in arrivo, i sospetti su una maxitangente rilanciati dal Giornale e da Mentana, tutto ciò sta rendendo la vicenda del Monte dei Paschi di Siena ad altissimo rischio. “Si respira di nuovo l’aria avvelenata del 2005″, sospira un dirigente del Nazareno. Il 2005: l’Opa dell’Unipol di Consorte su Bnl
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Per questo ha fatto scalpore ieri a Largo del Nazareno l’attacco durissimo sferrato da Mario Monti. Non solo perché arrivato da una persona che formalmente sarebbe ancora il premier sostenuto dal Pd e probabile alleato di governo nel futuro.
Bersani e i suoi hanno infatti letto in quell’affondo di Monti un disegno preciso per affossare il centrosinistra
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Ma sono tante le “strane coincidenze” che ai piani alti del Pd fanno pensare a un intervento orchestrato per procurare più danni possibili. Anche l’audizione lampo del ministro dell’Economia Grilli, che parlerà dello scandalo Mps martedì prossimo a Montecitorio, rientra tra queste. Un’audizione concordata dal presidente della Camera con Monti su richiesta di un deputato ex Idv, Francesco Barbato, “che normalmente – dicono al Pd – viene considerato da Fini un cavallo pazzo e tenuto in nessuna considerazione”.

Come mai stavolta la domanda di Barbato, uno che ha chiesto l’iscrizione al partito dei Pirati e se l’è vista negare, salvo poi fondare giorni fa un suo movimento personale (“Democrazia liquida”), è stata accolta con tanta solerzia? Questa è una delle domande che si fanno in queste ore al Nazareno


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