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Lo specchio cinese

Da Gio65 @giovanniparigi

Dedicato alla mia illustre quasi compaesana Monica Bellucci

Il volo era atterrato con qualche brutto e violento scossone a causa del maltempo. L'attrice, di ritorno dalla Cina, era in apprensione per il suo prezioso e costoso acquisto: uno specchio di piccole dimensioni ma veramente speciale. In cuor suo sperava che i violenti colpi dell'atterraggio non lo avessero mandato in frantumi e questo non tanto per la cifra esorbitante che aveva data al rigattiere, quanto per le virtù che esso possedeva.

Giunse nel giardino di casa dopo un viaggio che fu in tutto e per tutto una corsa dall'aeroporto. Collezionò quindici multe per eccesso di velocità. Inchiodò l'auto e scese senza neppure richiudere lo sportello e corse in bagno, dove tolse lo specchio esistente e affisse quello nuovo.

“Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?” disse con voce incerta e timorosa. Ci fu un attimo di silenzio che apparve all'attrice un'eternità. Poi, come un vecchio televisore a transistor, lo specchio cominciò a trasmettere un immagine via via più nitida. Si vedeva una scena campestre e si udivano gli uccelli cantare. In un laghetto le rane gracidavano. A un tratto si udirono i passi incalzanti di una persona che corre e poco dopo comparve un vecchietto con il tipico cappello cinese.

“Belluccia, Belluccia la più belluccia del leame” disse l'ometto asciugandosi il sudore della fronte.

L'attrice rimase a bocca aperta. Lo specchio funzionava anche in Francia! Non era la classica robaccia cinese. Era lo specchio di Cenerentola quello che aveva acquistato e la Belluccia più Belluccia del reame era lei, proprio lei!

“Già” pensò” e se mi prendesse in giro? Il vecchietto vede che sono io e potrebbe mentirmi”. Il tarlo del sospetto s'impadronì dell'attrice che, uscita dal bagno, si mise a pensare su come sincerarsi che la più belluccia era lei. Fu così che gli venne l'idea di travestirsi. Preso un costume di scena da idraulico, messisi un paio di baffetti finti e procuratasi una grossa chiave inglese fece di nuovo ritorno in bagno e chiese con voce da uomo chi fosse la più Belluccia del reame.

“Belluccia, Belluccia la più belluccia del leame” rispose il cinesino. A quelle parole l'attrice si fece di zucchero e corse in camera a rotolarsi nel letto e nella vanità. Tuttavia di lì a poco il tarlo del sospetto cominciò a rosicargli di nuovo la mente.

“Devo essere sicura al cento per cento, ma che dico, al mille per cento. Non ci si può mai fidare della roba cinese” disse con un filo di voce. Così si mise a pensare come smascherare la possibile frode. Decise che avrebbe aspettata la notte, il cuore della notte per chiedere all'improvviso chi fosse la più bella, anzi, belluccia del reame. Calcolò con esattezza il fuso orario e disse :” Ci vediamo alle due di notte, caro il mio specchio cinese. Non me la si fa tanto facilmente!”.

Giunse l'ora fatidica e in punta di piedi andò alla porta del del bagno, poi raggiunse carponi lo specchio. Con un balzo si alzò in piedi e a tutta voce, quasi strillando, urlò tutto d'un fiato:”Specchio, specchio delle mie brameeee, chi è la più belluccia del reameeee!” lo specchio ebbe un sobbalzo e il contadino cinese si svegliò di soprassalto. Alzatosi dal suo lettuccio completamente frastornato rispose :”Blluccia, Belluccia la più belluccia del leame”. Stavolta non potevano esserci dubbi. Lo specchio diceva il vero!

Per un po' continuò a fare allo specchio la stessa domanda, ma in maniera sempre più distratta. In particolare gli prestava attenzione prima di qualche uscita importante, ma quando era a casa senza impegni interpellava il contadino più per vedere cosa facesse che per altro. Una sera, indossando l'accappatoio e con in testa l'asciugamano, si ricordò che ormai erano giorni che non “accendeva” lo specchio. Per cui, mentre si controllava l'unghie dei piedi, chiese chi fosse la più bella del reame, senza però degnare di uno sguardo il povero cinesino.“Belluccia più belluccia del leame” rispose lo specchio.

Quella sera l'attrice aspettava un ospite, un suo caro amico che ogni volta la ragguagliava sul turbolento mondo della moda e del cinema. Arrivò puntualissimo come sempre. Si sedettero a una tavola finemente apparecchiata e parlarono del più e del meno fino a quando l'amico disse:”Hai saputo del nuovo volto di cui tutti parlano?”

“No chi è?” rispose l'attrice.

“E' una russa stupenda. Una bellezza d'altri tempi. Due occhi da cerbiatta che non ti dico! Il personale è perfetto. Cinque lingue a soli diciotto anni. Scusa la franchezza ma a parità di anni avrebbe una marcia in più anche rispetto a te”. A queste parole l'attrice andò in uno stato confusionale. Un sorriso inebetito si impadronì delle sue labbra. Ma durò poco. Lentamente l'ira prese il sopravvento e le turgide e carnose labbra divennero due lame affilatissime.

“Maledetto specchio cinese, mi ha mentito. Lo sapevo, mai fidarsi della robaccia cinese, mai!” urlò furibonda tra sé e sé. Riuscì a stento a riprendere il controllo dei nervi. Non voleva dare assolutamente l'idea di essere invidiosa, così si disse contenta che la moda e il cinema avessero scovato quel nuovo volto. Poi, con una scusa, andò in bagno furibonda e con sarcasmo indescrivibile disse sottovoce:”Specchio specchio delle mie brame chi è la più belluccia del leaaame?”

Il cinesino lascò la sua zappa e rispose :” Bellucccia più belluccia del leame”

“Ah, ma guarda e che io che pensavo...ma certo caro...sai adesso cosa faccio? Faccio che ti do una bella pulitina, Mi sembri un po' appannatino”. Appena pronunciate queste parole si diresse al mobiletto dei detersivi ed estrasse il flacone dell'acido cloridico. Senza curarsi delle mani lo versò in una spugna e con questa strofinò il povero specchio, condannando il cinesino a una vita certamente più opaca, ma meno stressante. E dire che lo specchio e colui che lo animava aveva sempre detto il vero. Infatti, se il lettore è stato attento, le ultime volte che gli era stato chiesto chi fosse la più belluccia del reame, le parole, o la risposta se preferite , era stata:”Belluccia più belluccia del leame” Il cinesino, capirete, si esprimeva come poteva, per cui avendo detto Belluccia più belluccia del leame aveva voluto dire che qualcun'altra adesso era più belluccia della Belluccia. Insomma avendo detto una sola volta Belluccia intendeva dire che la Belluccia era stata spodestata.

La Belluccia tornò al tavolo. L'argomento di lì a poco cambiò direzione e si passò ad altro, in particolare l'amico si soffermò sul passato di pomodoro che aveva pochi giorni prima fatto.

“Sai, mi è venuto un po' acido” disse.

“Cloridico” aggiunse l'attrice.

“Cosa?”chiese stupito l'uomo.

“Niente mio caro, niente” rispose la Belluccia con due grandi occhioni e un sorriso soddisfatto.     


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