Se lo ammette anche l’Assessore alla Cultura deve essere vero per forza. A Montegranaro siamo bloccati, culturalmente parlando e non solo. L’articolo di Barbara Rossi di oggi sul Corriere Adriatico parla chiaro e fotografa una situazione inspiegabile. Una Pro Loco invocata, voluta, auspicata da tutti gli operatori del settore che non riesce a trovare la strada per funzionare di nuovo nonostante ne venga annunciata la rinascita ogni sei mesi. Un tavolo di coordinamento delle associazioni culturali che, dopo tre incontri importanti, in qualche modo proficui, e molto partecipati si blocca e non viene nemmeno convocato in occasione del momento principale della vita culturale cittadina che è Veregra Street.
A tutto ciò aggiungiamo un clima teso, rapporti sfilacciati tra le realtà associative, difficoltà di dialogo come se dovessimo spartirci chissà cosa, come se dovessimo giocarci il monopolio della cultura invece di lavorare all’unisono per svegliare questa città dormiente. Sembra quasi che ci sia la volontà di mantenere lo status quo, questa situazione di stallo che diventa ogni giorno che passa più degenerativa. Con un po’ di malizia si potrebbe pensare che si stia applicando il principio del divide et impera, se non fosse che sul nulla c’è davvero poco da imperare.
Luca Craia