Magazine Diario personale

Lo Zen non ha porte

Da Galadriel
La porta senza porta è un librettino zen.  Lo Zen non ha porte.
Lo Zen non ha porte Veramente non le vorrei neanch'io le porte. Mi hanno sempre infastidito. Non le chiudo mai a chiave, anche quella del bagno rimane sempre aperta (tranne quando ho ospiti).
Chiudo la porta della camera da letto solo per rispetto verso gli ospiti, per non costringerli ad ascoltare rumori notturni non filtrati dalla sveglia razionalità. Ricordo quando ero piccola, le porte si chiudevano per tenere fuori il freddo o il caldo o la pioggia.
Nelle notti d'estate, si spalancavano porte finestre e tutto ciò che poteva portare in casa un po' di frescura notturna. Anche la porta d'ingresso alla casa rimaneva aperta senza il timore che qualcuno entrasse a portare via qualcosa, non c'era nulla da portare via. Quello che avevamo era lo stretto necessario per vivere, a quei tempi lo zen era alla sua massima espressione, nessuna porta si chiudeva e nessun vicino ti avrebbe portato via il necessario.
Ora siamo ossessionati dalle serrature, dalla sorveglianza, dai codici d'accesso degli allarmi. Ci barrichiamo in casa come se avessimo un nemico alla porta, ma forse si.. forse l'abbiamo un nemico alla porta e troppo spesso questo nemico sta dalla parte sbagliata della porta, e  se decide di farti del male non c'è Zen che tenga.
Non c'è legame di sangue, non c'è parentela non c'è nulla che fermi quel pugnale che si conficca fra le scapole, e lo senti come di ghiaccio che arriva alla bocca dello stomaco e ti prende tutte le forze e ti senti tradita. Tradita si.. perché quella persona che tu chiudi dalla parte interna della porta ti fidi...tu ti fidi, quella persona ha il tuo stesso sangue e quello fa un richiamo ..no? No. Non ci sono porte senza porte che ti portino a tenere fuori dalla porta chi ami.

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