Come informavamo in Ultimissima 3/11/11, recentemente si è svolto un convegno promosso dall' Associazione medici cattolici della diocesi ambrosiana. Ad esso ha partecipato il filosofo della scienza Evandro Agazzi e altri esperti di scienza e religione, i cui interventi sono stati raccolti nel libro "L'evoluzione biologica. Dialogo tra scienza, filosofia e teologia" (San Paolo 2011).
Uno dei relatori è stato anche Ludovico Galleni, docente di Zoologia generale ed Etica Ambientale presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Pisa. Lo scienziato è andato al cuore del presunto scontro tra "Bibbia ed evoluzione", dicendo: "il primo nodo cruciale va individuato nel confronto tra la parola della scienza e la parola della Bibbia, per capire come sia stato possibile cadere nell'equivoco di ritenere che fosse la lettura fissista quella che meglio rispondesse alle necessità del credente". Descrivendo l'inizio della Genesi, egli afferma: "La Bibbia non va vista come libro di scienza, ma come documento di storia della scienza, un testimone delle conoscenze scientifiche del tempo in cui viene redatta. Questo elimina qualsiasi possibilità nei riguardi del cosiddetto "creazionismo scientifico"".
Anche Galleni, come ha fatto il filosofo Agazzi nello stesso convegno, rivolge delle accuse anche al Disegno Intelligente: "L'altro aspetto, più problematico perché proposto in maniera estremamente abile, concerne il cosiddetto "disegno intelligente". Questa teoria afferma che la complessità delle strutture naturali è tale da far pensare ad un loro montaggio compiuto seguendo un disegno esterno alla natura definito da un qualche disegnatore intelligente. Si tratta di una visione interventista all'interno dell'indagine scientifica, che disturba la spiegazione razionale della complessità delle strutture che è affidata alla scienza. Si collega con il problema della teologia naturale, che tanta parte ha avuto nello sviluppo della scienza occidentale, ma del quale oggi la scienza non ha più bisogno. Ma in fondo è innanzi tutto la teologia a non averne più bisogno".
Citando il pensiero di John H. Newman, Galleni fa presente che "l'argomento del disegno [...] ci dice ben poco delle cause finali, non ci parla di doveri e di coscienza, nulla ci dice delle cose ultime. Insomma non ci dice assolutamente nulla del cristianesimo". Questo movimento -continua lo zoologo- ritorna oggi "per fortuna al di fuori del mondo culturale cattolico che se ne salva, grazie anche alle disposizioni dottrinali del Concilio ecumenico Vaticano II. È una versione più abile del creazionismo scientifico".
Un attacco finale è rivolto ad alcuni promotori di un certo evoluzionismo ideologico, ovvero "un'interpretazione che grossolanamente, attraverso l'evoluzione, cerca di negare la necessità di un Creatore, in particolare accentuando il ruolo del caso. Si tratta di una vera e propria a-teologia naturale che potremmo chiamare la teoria dello "stupid design": se vi è spazio per eventi drammatici, quali la selezione naturale e la lotta per l'esistenza, allora non c'è più spazio per la presenza di Dio".