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Lombari dolenti

Creato il 05 dicembre 2013 da Simonellif

/ Sports, Wellness / dolore, funzionale, fuoco, Lombari, olii essenziali, postura, rimedi, schiena /

Dol lombare

Il “mal di schiena” colpisce circa l’80% degli adulti ma solo nel 20% dei casi deriva da vere e proprie patologie vertebrali.

LE CAUSE DEL DOLORE LOMBARE SONO DOVUTE GENERALMENTE

  • atteggiamenti posturali non corretti protratti per lungo tempo (Posture e movimenti del corpo che causano dolori muscolari e articolari)
  • movimenti del corpo ed esercizi eseguiti in maniera non corretta
  • eccessiva tensione muscolare derivante da stress fisico e psicologico
  • scadente tono muscolare (addominale, lombare e dorsale)
  • soprappeso

NELLO SPORT, nei periodi di maggiore intensità dei carichi di allenamento, specialmente in vista di gare importanti, alcuni atleti lamentano sintomatologie dolorose localizzate nel tratto lombo-sacrale.

Salvo casi particolari di preesistenti patologie osteoarticolari, il dolore può derivare da:

  • Insufficiente riscaldamento generale e specifico. Un buon riscaldamento permette di innalzare la temperatura del muscolo e di migliorarne nel contempo l’irrorazione sanguigna, il metabolismo e la elasticità. Quindi, oltre ad un maggiore rendimento, si possono evitare stiramenti e strappi muscolari. Aumenta anche il trofismo dei tessuti privi di vasi sanguigni (cartilagini articolari e dischi intervertebrali) per cui avviene una ottimale diffusione di liquidi e substrati nutritivi. Diminuisce anche la viscosità del liquido sinoviale delle articolazioni e, di conseguenza, ne viene migliorata la funzionalità in quanto le facce articolari scorrono più facilmente.
  • Residuo di tossine e congestione muscolare derivanti da inadeguata esecuzione di esercizi di “defaticamento” al termine di ogni allenamento o da scarso recupero tra un allenamento e l’altro. Vanno anche evitati esercizi di “defaticamento” che imitano il gesto tecnico che ha comportato il sovraccarico in quanto, pur essendo funzionali per l’apparato muscolare e cardiocircolatorio, mantengono i dischi in compressione.
  • Squilibrio di forza e di elasticità della muscolatura deputata al fisiologico allineamento tra colonna vertebrale, bacino e femori. Questi muscoli vanno rafforzati e nel contempo mantenuti elastici, con adeguati esercizi di potenziamento e allungamento muscolare.
  • Insufficiente utilizzo di esercizi di stretching muscolare e mobilità articolare dopo ogni allenamento. Lo stretching allunga e decontrae i muscoli mantenendoli estensibili, mentre gli esercizi di mobilità riportano l’articolazione ad uno stato di efficienza ottimale.
  • Compressione continua delle colonna vertebrale durante e dopo l’allenamento. L’attività fisica intensa e le posture fisse (studiare, vedere la televisione, andare in macchina, ecc.) sovraccaricano senza soluzione di continuità i dischi intervertebrali compromettendone il ricambio nutrizionale e determinandone un assottigliamento per deidratazione. La nutrizione dei dischi, infatti, non avviene attraverso i capillari sanguigni ma con una azione di “pompa” (perfusione) che permette l’entrata e l’uscita di liquido. Grazie agli esercizi di scarico eseguiti a fine allenamento si ottiene una veloce reidratazione dei dischi e un afflusso di sostanze nutritive. Un discorso analogo vale anche per le altre articolazioni ove il carico fisso e prolungato ostacola il metabolismo, basato sul meccanismo di diffusione, della cartilagine ialina.

Per prevenire il mal di schiena non esiste un’attività fisica ideale. Tutti gli sport, se praticati con criterio sono infatti in grado di migliorare le condizioni fisiche del soggetto. Il fattore davvero importante è l’intensità: una volta scelto uno sport, è importante praticarlo in base alle proprie capacità fisiche e mentali, andando a incrementare l’intensità dello sforzo progressivamente e con molta dolcezza, senza forzare.

A breve inserirò alcuni video formativi per una corretta postura ed utilizzo delle fasce muscolari lombari.

 

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