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Lotta all’evasione fiscale: Tanto tuonò che piovve

Creato il 01 febbraio 2012 da Tnepd

di Anna Moffa

lotta evasioneLotta all’evasione fiscale: l’avevano annunciata, in pompa magna, già a Dicembre. Tutti si chiedevano: ma come farà questo governo tecnico a cantare vittoria laddove tanti altri hanno fallito?

La domanda è lecita ma la risposta era scontata: Un super-governo può solo adottare uno strumento super. Una super-cazzola? Non scherziamo, questo è un governo serio, rigoroso, ma equo e giusto. Adotterà un super-computer, un computer coi fiocchi, con tanto di nome (per il cognome dovremo attendere).

Si chiama Serpico, acronimo per ‘Servizio Per i Consumatori’ E che servizio!

Avevano detto: dal primo gennaio 2012 entrerà in funzione Serpico, per combattere la piaga dell’Italia. La corruzione, la mancanza di trasparenza, il laissez faire, i prestiti che non abbiamo chiesto noi e che non si sa dove siano finiti, la corruzione, l’imbroglio perpetuo…..? No, l’evasione fiscale. Ma cos’è Serpico?

Si tratta di una macchina composta da circa duemila server in grado di processare 22.200 informazioni al secondo: Serpico lavorerà infatti su 31 milioni di dichiarazioni dei redditi, circa 5 milioni di comunicazioni IVA e un centinaio di migliaia di pagamenti telematici all’anno.

L’obiettivo è trovare tutte le incongruenze tra questi dati e quelli contenuti in altri database a cui Serpico ha accesso: catasto, demanio, motorizzazione, INPS, INAIL, dogane, registri, conti e movimenti bancari, operazioni sopra i mille euro, utenze, operazioni finanziarie, beni immobiliari.

Tutta questa mole di lavoro permetterà di selezionare solamente le anomalie, mentre i contribuenti onesti non emergeranno nemmeno dalle ricerche o, almeno, questa è la speranza.

E poi hanno continuato a battere i tamburi, al ritmo di "Basta evasori fiscali! Scoviamoli tutti!" Ne hanno parlato, ri-parlato, stra-parlato, da ogni punto di vista, fino a dissipare qualunque dubbio sulla capacità di questo governo di mantenere la parola data.

E così ci hanno convinto: con i conti correnti sotto controllo e il monitoraggio di ogni singolo movimento, in collaborazione con il redditometro, nessuno sfuggirà

Qualcuno ha provato a dire che, in questo modo, ne avrebbe risentito la privacy

il presidente dell’Autorità garante per la privacy, Francesco Pellizzetti, che ha espresso una valutazione su questo (ennesimo) periodo di emergenza per la lotta all’evasione fiscale in una intervista a Il Sole 24 Ore, sostenendo che, di fatto, il diritto alla privacy dei cittadini sarebbe sospeso dal momento che le banche invieranno tutte le informazioni sulle transazioni e sui movimenti bancari all’Agenzia delle Entrate.

Ma che volete, siamo in emergenza, e se vi preme risolvere i problemi, dovete accettare qualunque cosa, in nome del "risanamento dell’Italia".

Insomma, ne abbiamo sentiti di tuoni, fulmini e saette.
Alla fine, è arrivata anche la pioggia (ma qualcuno dice che si tratti di urina, pura e semplice)

Eccola quì la pioggia, nelle rinfrescanti parole di Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, sul quotidiano Libero:

E l’effetto deterrenza comincia a funzionare. L’idea che i controlli possano scattare in ogni momento spinge i contribuenti a maggiore onestà fiscale. Per questo i controlli sul territorio andranno avanti e interesseranno anche il Centro-Sud, perchè, come dice Befera, "finchè fa freddo si va nelle stazioni invernali, quando arriva il caldo si passa alle località balneari".

L’altro lato della medaglia sono le categorie già in fuga. Dall’inizio del 2011, osserva Befera, "il flusso in uscita di capitali e beni pregiati è in aumento esponenziale" tanto che "alcune banche svizzere hanno incominciato ad affittare le cassette dei grandi alberghi perché non sono in grado di esaudire le quantità di richieste dei cittadini italiani".


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