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Lotta di Classe

Creato il 04 gennaio 2012 da Paz83

Lotta di Classe

(Roma – foto via http://www.romadailynews.it)

Alla fine daje e ridaje Trenitalia, che aveva risposto alla polemica,  ha deciso di eliminare la famiglia di colore dal vagone di classe standard che tanto ha fatto discutere. Prima c’era e ora non c’è più. Mi sono chiesto se la risoluzione del problema stia tutta nel cancellare quella famiglia: via lo straniero via il problema? A ripensare tutta la faccenda a mente fredda (anche io inizialmente mi sono schierato contro questa “inaccettabile” visione) viene malignamente da pensare che quello dello straniero sia ancora una volta un pretesto, il pretesto. Il punto non è tanto viaggiare in classe standard, il punto è che a noi che ci viaggiamo sta sullo stomaco restarci dentro, non poterci muovere, non poter andare al bar, ad esempio. Restare confinati, incasellati. Perché a noi piace la lotta di classe quando la classe è la nostra. Ad ogni modo, rileggendo tutta questa storia mi è tornato alla mente che il pomeriggio di Natale, partendo dai binari delle stazione Centrale di Milano, il treno è passato davanti al presidio dei lavoratori (ex Wagon Lits) dei treni notturni, che presidiavano il 25 e pure il 31 a Milano come a Roma, al freddo, mentre noi accantonavamo per un momento questa polemica sulla foto di colore e sul divieto d’accedere al bar, dedicandoci tutto sommato al piacevole calore della tavola imbandita. Perché c’è un momento per la polemica e uno in cui questa lascia spazio ad altro, per noi che possiamo. Ecco, mentre in molti eravamo concentrati sula famiglia della foto, sul bar che ci veniva precluso e via dicendo, abbiamo contribuito a cancellare un’altra immagine, a tenerla lontana. Quella di questi lavoratori. Gli “immigrati” non ci sono più, ma loro rimangono li. Sospesi.

Lotta di Classe

(Milano – foto via http://www.ilgiorno.it)


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