“Trent’anni di solidarietà e prevenzione. Trent’anni a fianco delle persone sieropositive e dei malati di Aids, al fine di restituire dignità alle stesse”. E’ quanto si ritrova su un breve passo del sito di ASA – Associazione Solidarietà AIDS, da sempre in prima linea contro una delle malattie più controverse e devastanti del pianeta Terra (scoperta solo nel 1981). I dati recenti sono preoccupanti: 136.000 i casi nel 2013 nella sola Europa. Nello stesso anno, il dato italiano registra circa 3600 nuove diagnosi, lanciando così un nuovo allarme. A questi si deve poi aggiungere la presenza di coloro che malati potrebbero esserlo, ma non ne sono ancora a conoscenza. La crescita del numero di sieropositivi pare dovuta anche e soprattutto ad uno scarso utilizzo dei mezzi di informazione, coadiuvata da negligenze giovanili e adolescenziali nei rapporti sessuali non protetti. Per queste ragioni, ASA offre da sempre il proprio prezioso contributo, nella speranza che possa essere intrapresa una maggiore riflessione della problematica.
ASA: A servizio della Comunità
Foto di Sham Hardy – Support For International AIDS Memorial Day (https://www.flickr.com/photos/xshamx/3538898056)
Nata nel 1985, cominciò ad espandersi con il passare degli anni attraverso la presenza di un numero sempre più cospicuo di volontari (circa 50 quelli in prima linea), accompagnando al semplice servizio informativo – telefonico un’attività di assistenza domiciliare e sociale, sino a giungere ad un vero e proprio contributo in campo psicologico. Si segnala in particolare il “Servizio di Psicologia”, munito di professionisti nel campo del virus HIV, con la possibilità di usufruire gratuitamente dei primi due colloqui. Attorno agli anni ’90 l’espansione diviene sempre maggiore e più concreta attraverso “Essepiù”, pubblicazione ufficiale di ASA Onlus a cadenza bimestrale, fondamentale per le attività di informazione, prevenzione e dibattito, con costanti aggiornamenti legati a manifestazioni nazionali ed internazionali. Un servizio dunque a tutto tondo, testimoniato da numerose attività sociali, dalle carceri al campo scolastico, attraverso uno specifico intervento all’interno delle scuole superiori. L’incontro è svolto in compagnia di due volontari dell’associazione, uno dei quali sieropositivo. Il dibattito è concesso ed effettuato su richiesta degli istituti scolastici stessi e prevede la compilazione di un questionario relativo ai temi toccati dall’incontro. Il 2009 è invece l’anno del progetto “ASA Mobile” per permettere l’accompagnamento dei malati presso strutture ospedaliere o per effettuare visite di controllo. Il grande lavoro di sostegno porterà nel 2013 ad un riconoscimento della Presidenza della Repubblica (con tanto di medaglia) per le iniziative nella giornata mondiale dell’Aids (1 dicembre): “La coperta dei nomi” e “TRAsMettere prevenzione”. Nella prima, furono ricordate con circa duemila coperte le vittime del virus dell’HIV, grazie anche al contribuito dei familiari delle stesse. L’iniziativa “TRAsMettere prevenzione” è stata invece replicata nell’anno 2014. Il presente muove verso nuove iniziative a partire dal settembre 2015, con il possibile sostegno del comune di Milano.
Milano, capitale italiana del contagio
La città di Milano detiene un triste primato: si parla di un raddoppio di casi riscontrati tra il 2010 e il 2013. E’ la stessa ASL del capoluogo lombardo a registrare il 56% delle nuove infezioni, più di ogni altra parte del Belpaese. Dati tuttavia non attendibili (in negativo) in quanto toccano naturalmente solo una parte della popolazione (chi si è sottoposto al test). Diviene pertanto di primaria importanza lanciare una campagna di comunicazione e sensibilizzazione. Non è infatti più possibile ridurre la concezione del virus a cause esclusivamente legate alla tossicodipendenza (cliché del tutto remoto), alla luce delle analisi circa il vasto aumento di casi di contrazione legati a rapporti sessuali non protetti, sia etero che omosessuali. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità l’84% delle nuove diagnosi sono legate alla trasmissione sessuale mentre crescono le fasce di contagio legate alla popolazione giovanile under 30, sempre più disattenta.
ASA: Il nuovo test rapido salivare
Evitare che la malattia giunga ad un grado avanzato è il primo passo fondamentale da tenere in considerazione, per poter permettere terapie che riescano a bloccare e a controllarne la progressione. A tale scopo, ASA offre l’opportunità di eseguire il nuovo test rapido salivare, con modalità più rapide che evitano il classico prelievo di sangue. Il test permette inoltre di poter ricevere l’esito dei risultati in tempi brevi: circa 20 minuti. Prima del test è inoltre previsto un colloquio con uno psicologo. In caso di positività, l’invito di ASA è quello di ripetere l’operazione in ospedale, attraverso la classica modalità del prelievo sanguigno. Gli appuntamenti per potersi sottoporre al test salivare sono undici, durante tutto l’arco dell’anno, con cadenza praticamente mensile (ad eccezione del mese di Agosto). Prossima tappa il 9 Giugno, dalle ore 12.30 alle 18, presso la sede principale di Via Arena 25. Una importante opportunità di prenotare il proprio futuro perché prevenire è meglio e non solo: è la cosa più saggia e doverosa che possa farsi. ASA Onlus insegna (e sollecita).
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