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Le viene impiantata nello stomaco un contenitore con una nuova potentissima droga sintetica che aumenta le facoltà cerebrali e lei ne comincia ad assorbire ed essere dipendente.
Dopo essersi fatta asportare il contenitore di droga dallo stomaco si affanna a far recuperare tutti gli altri corrieri atterrati in vari aeroporti a cui come lei è stata impiantata la droga chirurgicamente nello stomaco e in quel di Parigi ci sarà il rendez vous con Mr Jang e l'incontro con il neuroscienzato Norman a cui lei, avviata ormai verso il 100 % dello sfruttamento delle sue capacità cerebrali ( normalmente ne viene sfruttato solo il 10 % ) donerà tutta la sua conoscenza.
Luc Besson è un regista che ce l'ha messa tutta negli anni a gettare via una reputazione che brillantemente si era costruito con i suoi primi film, con Nikita, Leon e Il quinto elemento.
Poi, ottenebrato dalla patonza ( leggasi Mila Jovovich), dalle lasagne e dal lambrusco ha cominciato a fare sempre meno film e a scrivere sempre più soggetti e sceneggiature per far esordire alla regia i suoi collaboratori o semplici maestranze conosciute per caso.
Ha scritto talmente tanti film che hanno cominciato tutti a somigliarsi un po' tra di loro.
Quando ho cominciato a vedere Lucy ho pensato...." Oooooh finalmente , Luc deve aver cominciato il trattamento in qualche rehab perché si sta disintossicando, addirittura sta tornando alla fantascienza!!!"
Proseguendo" Uh cacchio, ma con lui ci deve essere anche Terrence Malick che gli ha fatto vedere come girare un documentario stile National Geographic e poi spacciarlo per film!" e infine " niente , oltre al lambrusco mi sa che si sta fumando anche la paglia delle sedie o la buccia delle cipolle visto che l'uomo , secondo lui, evolverà in una chiavetta USB...."
Vabbe' scherzo...ma manco tanto.
Lucy parte bene, ha un certo grado di tensione, Scarlett ha la faccia che è un mix di drogato e puttanesco, truccata pesante, con la bocca semichiusa e lo sguardo non particolarmente vispo, ma Besson conduce bene la sequenza iniziale che culmina con l'uccisione del suo amico e il rapimento della biondina più amata dalla quasi totalità del popolo cinefilo .
Io non sono tra questi e continuo a chiedermi che cosa ci si trovi in questa piccoletta curvilinea che non mi sembra brillare per bellezza o per particolari qualità recitative.
E se mi parlate di bellezza andate a guardarvi come erano le varie Candice Bergen o Grace Kelly alla sua età.
Ma sto divagando.
Insomma dicevo Lucy mi sta piacendo, mi piace il montaggio alternato in cui vediamo quello che succede a lei e intanto sentiamo le spiegazioni del professor Norman e mi piace il suo essere un po' Terminator.
Poi però cominciano quegli inserti documentaristici stile National Geographic che a me personalmente piacciono poco. E soprattutto mi sembrano una caricatura degli ultimi film di Malick anche se Besson non ne ha la pretesa intellettuale o la profondità.
I suoi inserti sono funzionali alla narrazione e lavorano di ellissi, in realtà qualcosa di così semplice da risultare ingenuo, rozzo, sembrano fatte su misura per il cervello del popolo bue, un cervello che lavora con molto meno del 10 % delle sue potenzialità.
E questo probabilmente è uno dei difetti di Lucy : adattarsi alle facoltà neuronali della fascia bassa del pubblico donando agli spettatori da qui in avanti un action tanto adrenalinico quanto inverosimile ( ma tanto che ce frega ) e qualche trucchetto da sci fi che fa tremendamente figo e fa gustare meglio i popcorn che si stanno trangugiando rumorosamente.
Approfondimento psicologico ? Zero.
E in un film che parla di capacità neuronali...
Ma non è questo il male maggiore: è semplicemente il riflusso del Besson degli ultimi anni, uno a cui piacciono gli autoscontri e i rallenti con pallottole al centro della scena, uno che Parigi e la Senna vorrebbe trasportarli ai piedi della collina di Hollywood, uno che cerca di fare cinema americano ed orientale all'interno dello stesso film, riuscendoci molto raramente, uno che più che girare un film sembra stia giocando semplicemente al suo videogame preferito del momento
Ma se lui si diverte col joypad in mano, noi che al di qua dello schermo non ce l'abbiamo, ci divertiamo molto meno.
Il vizio capitale di Lucy è tuttavia quel sussulto di orgoglio che assale Luc " ma perché Stanley e Terrence sì e io no" Besson e che gli fa risccrivere in dieci minuti di film la storia dell'uomo e tutta la cosmogenesi facendosi beffe di robetta come 2001 : Odissea nello spazio e The tree of life.
L'evoluzione dell'uomo è racchiusa in un blob dalle radici nerastre e che ingloba ogni forma di energia.
E quando l'uomo arriverà a sfruttare il 100 % delle sue facoltà cerebrali allora diventerà una chiavetta USB.
E speriamo che sia almeno 3.0 e che non impalli il computer.
Teribbbbile.
Come affossare definitivamente un'oretta di film anche piacevole con un finale che non è brutto....è di più, specchio di una presunzione senza eguali.
Era meglio se Lucy rimaneva una semplice macchina da distruzione, una specie di Nikita con i superpoteri o di Leon in gonnella.
A pensarci bene quello che funziona in questo film è alimentato solo dalla fiammella del ricordo degli altri due film appena citati.
E forse è poco.
Da Besson ci si attende(va) molto di più.
Morgan Freeman? Non pervenuto.
PERCHE' SI : prima parte promettente, spunto sci fi intrigante, action e adrenalina sparati a palla.
PERCHE' NO : inserti documentaristici da National Geographic che fanno tanto Malick, da quando compare il blob il film precipita a picco.
( VOTO : 5 / 10 )
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