Ma andiamo per ordine.
Innanzitutto la location è molto suggestiva: Villa Cerelis (a Cirella, Diamante), un antico casale del 1700 riportato a nuova vita nel 2006, un hotel con 20 stanze gestito da Giuseppe Renzelli, Pierluigi Canonaco e Antonello Tancredi, che oltre alla tranquillità e alla capacità di far sentire coccolati gli ospiti, ha un tramonto spettacolare che si perde nel mare di fronte.
All’interno di questo piccolo gioiellino c’è la ristorazione affidata a il Giardino del Gusto, che come abbiamo anticipato è coordinata dal duo Pettinato- Renzelli, coadiuvati dal bravo chef Enzo Cerilla.
Antonio, in una lunga chiacchierata, ci spiega che la sua avventura (possiamo definirla così visto che lui si occupa e si è sempre occupato di consulenze aziendali nel settore alimentare ed è "nuovo" di questo mondo) nasce per far smettere di dire che non c’è possibilità di uscire fuori dai canoni classici (e a volte obsoleti) della ristorazione in Calabria. «Una buona ristorazione, un buon servizio, sono un’esigenza a cui vogliamo venire incontro», in questa frase, tutta la sua filosofia e lui, dopo che l’amico Giuseppe aveva preso in gestione l’hotel, ha deciso di cogliere la palla al balzo per potersi provare
Oltre a questa mission, ci tiene ad aggiungere il nostro, si vuole offrire uno spazio in cui non sentirsi formalizzati o fuori luogo, un posto capace di mutevolezza, mantenendo integra la sua identità qualitativa e accogliente. Per quanto riguarda la proposta gastronomica, qui il pesce la fa da padrone e sono banditi precotti o surgelati di qualsiasi tipo («Neanche l’aperitivo sfugge a questa nostra condizione!»).
«Questo laboratorio è nato per coniugare ricerca, territorio e gusto» così, Antonio ci fa aprire le danze con i partecipanti a questa serata, introdotti da Mario Reda, Agronomo e consulente enogastronomico.
Ed ecco le aziende partecipanti.
E’ un’azienda estremamente giovane, sia per la sua nascita (2005) che per i ragazzi che ne muovono le sorti. Con viti di una quarantina d’anni che forniscono il cuore della vigna e alcuni vitigni che ancora non sono stati riconosciuti in quanto troppo antichi, affiancati dallo stimato enologo Mario Ercolino, producono tre IGT della Calabria: La Mula bianco, rosato e rosso, e due DOC il Berbicaro Rosso e Bianco.
I tre IGT presentati alla serata, avevano nasi interessanti, però al palato risultavano ancora molto “freschi”, sicuramente capaci di grandi sorprese in un futuro non lontano. Segnaliamo con piacere il rosso decisamente il più equilibrato.
Vecchia conoscenza per la nostra redazione, questa realtà nasce per volontà dell’avvocato partenopeo Francesco Pacelli, da vigneti originari che hanno più di quarant’anni ubicati a Malvito , che propone quattro tipologie di vino: rosé , bianco (Barone Bianco), rosso (il Terra Rossa vinificato in tini d’acciaio e Pauciuri matura in botte di rovere per almeno otto mesi e si affina in bottiglia per oltre un anno).
Vini di forte carattere, strutture equilibrate ed eleganza.
Oltre a queste ottime bottiglie, l’azienda ha proposto in degustazione anche il suo delicato olio extra vergine.
Un pane ineguagliabile, fragrante; taralli, friselle di ogni tipo per una panificazione che lascia solo l’imbarazzo della scelta.
È stata una gioia affondare i denti nei salumi meravigliosi di questa azienda e la sua insuperabile la ‘nduja.
Da provare assolutamente.
Agroalimentari Asso
Una proposta di formaggi vaccini e caprini che con i salumi e il pane componevano un tris ineccepibile, sapendo solleticare il palato splendidamente anche in solitaria.
Dal 1864 propone liquori di grande valenza. Per noi c’erano: Amaro Silano, Limò e Nerò (una delizia alla liquerizia a cui abbiamo abbinato come fumata un Juan Lopez. Un duetto da mille e una notte).
Insomma una nottata piacevole, di nuove facce e conoscenze, dove parlare sono state le aziende, le innovazioni, le nuove proposte e il gusto.
Un bel successo e un lavoro di squadra davvero unico.
Buona scelta
IBD
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake