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Lusi & affini: chiedere è lecito. Rispondere è obbligatorio.

Creato il 02 marzo 2012 da Cristiana

Leggo le parole di Gad Lerner che chiede a Renzi di cominciare lui a spiegare dove sono finiti i soldi di Lusi visto che ci sarebbe una fattura di 122 mila euro che poteva essere un contributo a suo favore.

 Matteo lo fa e lo fa qui. E mi sembra anche esaustivo e, come dice Lerner, speriamo che tanta chiarezza non debba essere smentita dai fatti.

Ora che Renzi ha cominciato dovrebbero farlo tutti, ma proprio tutti tutti.

E confesso che mi sarebbe piaciuto leggere una lettera di Bersani dopo aver letto le cose che chiede Adinolfi  (che notoriamente non gode affatto delle mie simpatie).

Come trovo ridicolo che Michele Fina per avere detto che su Lusi tutti sapevano  (e dopo averlo detto per mesi nelle sedi preposte) si ritrovi convocato in Commissione di Garanzia come se il criminale politico fosse lui.

Insomma non so se è chiaro a tutti, ma il Paese ha una scarsa in fiducia in noi. Il nostro elettorato pare che preferisca Monti leader più di quanto lo preferisca l’elettorato di centro-destra. Cosa spinge secondo voi gli elettori di centro sinistra a volere Monti (un uomo che in qualsiasi Paese sarebbe considerato di destra) Premier? Forse la credibilità (non ancora intaccata?). Forse la percezione (la percezione, sì) che stia lavorando per il Paese e non per gli affari suoi? Insomma a nessuno viene in mente che c’è tanta voglia di trasparenza, di onestà e di visibile fatica a favore del bene collettivo e non della propria poltrona o delle poltrone dei propri sodali?

Matteo Renzi non mi fa impazzire, a Palermo non voterei nemmeno il suo candidato. Ho con lui un eterno beneficio del dubbio perché sono un santommaso di quelli terribili. Ma gli va dato atto che quando si trova davanti un ostacolo non lo aggira. Gli va contro e tutti sanno come la pensa. Lo ha fatto sulla questione omosessuale ora lo fa rispondendo a Libero e a Gad Lerner. Poteva fare come gli altri. Ignorare tutto ciò che avviene fuori dal porta del suo ufficio. Rifugiarsi nel consenso dei vicini, tapparsi le orecchie. Ma forse Renzi ha capito, magari furbamente, che sfuggire alle domande non premia più perché oggi il Paese si ricorda, ci fa caso, e poi vota in modo più consapevole.


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