Luxuria a Vanity Fair: amo le orate, cambiano sesso senza bisturi

Da Lametamorfosiftm
 Ecco le domande inviate dagli appassionati di Vanity Fair via Facebook a Vladimir Luxuria, e le sue risposte. È, questo con l’artista e attivista transgender, 45 anni, ex parlamentare, l’ottavo appuntamento con I lettori intervistano le star. In attesa che esca su Vanity Fair del 16 febbraio l’intervista a Manuela Arcuri con le domande che ci avete già inviato, iniziamo a raccogliere quelle per Carlo Verdone. Potete mandarcele cliccando sulla fan page di Vanity Fair. Le pubblicheremo sul n. 9, in edicola dal 23 febbraio.
 
Perché ha deciso di lasciare la politica per finire nei salotti? E vorrebbe tornare in Parlamento? (Marco Scansani)
«Mi sono candidata nel 2006 e sono stata eletta, nel 2008 né io né il mio partito siamo stati riammessi in Parlamento. Così sono tornata a fare Tv, teatro, radio e libri, cose che facevo prima della mia preziosa esperienza a Montecitorio. Però non ho mai smesso di occuparmi di diritti civili e della nostra dignità:proprio la scorsa settimana sono stata madrina di uno sportello anti-discriminazione lesbo-gay-trans alla Cgil di Avellino. Per il futuro, non chiudo mai le porte».
Secondo lei l’Italia quando si adeguerà al resto d’Europa per i diritti delle coppie omosessuali? (Igor Scopelliti)
«Cito Luigi Tenco: “Non so dirti come e quando, ma vedrai che cambierà”. L’iter per approvare i diritti civili in Italia si può rallentare, ma non si può arrestare. Più passa il tempo più aumentano le nazioni dove sono approvate le Unioni civili, Partnership Acts, Pacs, Matrimoni. Con certezza posso dire gli ultimi due Stati che li approveranno: l’Iran e il Vaticano».

Nichi Vendola potrà mai diventare primo ministro o paga il «dazio» di essere gay? (Gian Luca Minotti)

«Potrebbe diventarlo, molti già pensavano che il suo essere gay gli avrebbe impedito di diventare per due volte presidente di Regione. Non sottovaluto l’intelligenza degli italiani che se ne sbattono dell’orientamento sessuale e badano se puoi essere capace di dar la speranza di migliorare le proprie vite. E poi almeno Nichi lo dice».
La «prostituzione» politica è diffusa come quella sessuale? (Sandro Della Penna)
«Non so se sia più diffusa, ma è certo più dannosa: non avere coerenza, essere inaffidabili, tradire gli elettori, non credere in ideali, essere pronti a vendersi per un posto… Meglio battere».
Berlusconi dovrebbe dimettersi dopo le ultime rivelazioni? (Lyla Mod)
«Non considero motivo per dimettersi ciò che altri considerano peccato ma solo ciò che costituisce reato. Mi preoccupa però la meritocrazia basata sulla disponibilità sessuale, la menzogna sulla nipote di Mubarak, l’essere esposti a ricatti. Mi fa indignare chi non fa nulla per garantire diritti civili a coppie di vere lesbiche mentre istiga due donne a simulare atti lesbici per il proprio piacere voyeuristico».
È peggio il Parlamento o l’Isola? (Letizia Lalloni)
«Sono due realtà molto diverse. In Parlamento puoi proporre leggi, sull’Isola no. Sull’Isola fai la fame, in Parlamento direi proprio di no».
Farebbe la valletta di Sanremo? (I.S.)
«Ah, ah, ah… perché no? Sarei però una valletta mora pensante e parlante. Come bionda sarebbe perfetta Platinette».

Può fare accettare subito una riforma: quale propone? (Tonia De Rosa)

«Aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie, le stock-option e altri giochetti di Borsa per destinare il ricavato a facilitazioni fiscali per chi vuole metter su famiglia e fare figli».
Ha mai desiderato di avere un figlio? (G.L.M.)
«Sì, dopo un viaggio in Mozambico con l’Unicef, dopo aver conosciuto un orfano di genitori morti di Aids: voleva che lo portassi via con me, e invece ho dovuto lasciarlo lì. Forse sarà già morto di malaria, di fame».
Se per caso dovesse rinascere, in chi vorrebbe reincarnarsi? E perché? (Lino Colonna)
«In un’orata: cambiano sesso senza bisogno di chirurgia».
Il suo ricordo più bello da uomo? (Sabrina Tapparo)
«Ho la memoria corta».
Secondo lei quando l’Italia si adeguerà al resto d’Europa per i diritti delle coppie omosessuali? (Igor Scopelliti)
«Cito Luigi Tenco: “Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà”. Si può rallentare l’iter per approvare i diritti civili in Italia ma non si può arrestare. Più passa il tempo più aumentano le nazioni dove sono approvate le Unioni civili, Partnership Acts, Pacs, Matrimoni. Con certezza posso dirti gli ultimi due Stati che li approveranno: l’Iran e il Vaticano».

Quanto è stata vicina a fare il giudice di X-Factor? (Marco Scansani)

«Mai… né me lo hanno proposto né mi sono proposta. Però la X factor ce l’ ho nel nome d’arte, LuXuria».

La fase politica è stata più un dovere civico, una voglia di fare o un gesto incosciente? (Igor Scopelliti)

«Un dovere civico. Mi fu proposto, ho accettato perché era un mio dovere farlo, ho sperato di dare voce a tanti che in Parlamento non si sono mai sentiti rappresentati».
Se non fosse diventata famosa, la sua vita sarebbe stata come ora? (Greta Bertazzini)
«No. Assolutamente no. Purtroppo constato che la popolarità è un anestetico alla discriminazione. Tante come me non se la passano così bene».

La politica è ancora il credo del popolo? (Maika Meneghetti)

«Deve tornare a esserlo. Il partito più grande è quello degli indecisi e degli astenuti. Solo quando la politica parla di te risvegliando la fiducia allora avviene la reazione speculare: anche tu parlerai di politica con fiducia, passione ed entusiasmo».
Chi nell’ambito dello spettacolo ti ha più deluso e chi invece ti ha più sorpreso piacevolmente? (Maria Balestrieri)
«Mi deludono i bicefali, i “doppia-faccia”, i Giano bifronte che a telecamera accesa sono in un certo modo e a telecamera spenta si trasformano. Mi ha sorpreso piacevolmente Albano: sensibile, simpatico, intelligente e umile».
Ha mai pensato di avere un programma tutto suo in Tv? (Mariangela Fasano)
«Sì, spero di non essere l’unica a pensarlo…».

Da cosa pensa che sia provocata quest’omofobia esasperata e violenta? (Lyla Mod)

«Alcuni omofobi si sentono rappresentati anche da una certa classe politica, altri lo sono perché sono gay repressi e odiano chi invece si esprime liberamente, in altre parole “rosicano” e picchiano o insultano… altri perché non hanno il coraggio di prendersela contro i poteri forti e si scagliano su persone più indifese, spesso loro in gruppo e l’aggredito da solo: bel modo di dimostrare di essere veri uomini!».
Come pensa che dovrebbe affrontare il tema dell’educazione all’affettività la scuola italiana? (Agata Trovato)
«Semplicemente inserendo un corso di educazione civica che includa anche la lotta al bullismo di tipo omofobo, come avviene in Spagna. E magari educando il corpo insegnante per primo in collaborazione con associazioni lesbo-gay-trans».
Quando ti rivedremo sulla scena politica? (Greta Bertazzini)
«Quando mi sentirò pronta, quando qualcuno alla mia altezza me lo propone, quando sentirò che la gente ripone fiducia e speranza in me».

Ha mai pensato di lasciare l’Italia? (Letizia Lalloni)

«Mai. L’Italia la amo al punto tale da volerci vivere per contribuire a migliorarla».

I suoi occhi sono sempre raggianti. E’innamorata? (Manuela Stomeo)

«I miei occhi sono raggianti perché più passa il tempo più miglioro me stessa. Spero di diventare una persona che merita di vivere una bella storia d’amore».
Che consiglio si sente di dare alle donne che nel quotidiano lottano per emanciparsi? (Karen Mazza)
«Di lottare per non permettere a nessuno di farti sentire inferiore, né di dover necessariamente essere superiori a un maschietto per fare il suo stesso lavoro. L’obiettivo più nobile è l’uguaglianza».
Se Ruby un giorno si dimostrasse un genio della politica, la voterebbe? (Sandro Della Penna)
«Sarà più facile che i voti li prenda io in un convento!»

Che cos’è che l’aiuta a tirarsi su quando sta particolarmente male? (Bianca Cazzanti)

«La mia pratica buddista».
E’ più facile essere donna o uomo? (Stefania Incerti)
«E’ più facile essere uomo, ma io amo le sfide e le cose difficili sennò mi annoio, per questo preferisco essere donna».
Come va l’amore? (Potter Domenico)
«L’amore va… da un’altra parte. Prima o poi ci incroceremo».

Qual è il pregiudizio sui gay più difficile da sradicare? (Evelina D’Armi)

«Che un gay debba essere necessariamente effeminato».
Sa cucinare? Qual è il piatto che le riesce meglio? (Maria Francesca)
«Me la cavo. Le zuppe: invento, abbino, oso».
Fonte: http://www.vladimirluxuria.it/2011/02/luxuria-a-vanity-fair-amo-le-orate-cambiano-sesso-senza-bisturi/
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta

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