Paul Signac, Man reading (1894).
L'idea è nata da un giochino che circola su FaceBook. Niente di troppo intellettuale insomma, tranquilli.Il giochino recita così:
Questo è un gioco per mantenere viva l'arte. Clicca "mi piace" e io ti assegnerò un artista. Non importa se non conosci le sue opere, cerca su internet, scegli quella che ti piace di più e pubblicala su FB.Il giochino mi ha preso la mano ed ho come al solito scassato le palle a molti miei contatti a oltranza. Perchè sono una che non conosce i limiti, né il famoso detto del gioco che è bello quando dura poco. Per me se è bello tanto vale portarlo allo sfinimento.
Comunque la cosa che mi piaceva di più era vedere le bacheche inondate di opere d'arte, e di artisti non sempre conosciutissimi.
La cosa che invece mi ha portato a rilanciarlo qui è stata il desiderio di spiegare anche un poco il perché della scelta dell'opera. Che cosa in essa ti colpisce al punto da preferirla a tante altre?
Non voglio fare una rubrica di critica d'arte. Non ne sarei capace.
Voglio che l'arte circoli e che ci inviti a parlare.
Chiunque è libero di partecipare.
Basta aggiungere il tag "M' Artedì" e segnalarmelo se vi pare nei commenti, così posso andare a vedere le vostre opere.
Ogni martedì (mmmh... ce la farò?) posterò un'opera di un artista, scelto random, e comunicato la settimana prima.
Invito chi vuole a fare altrettanto.
Ognuno è libero di scrivere o meno un commento all'opera che sceglierà, di volta in volta.
Questa settimana si parte con Paul Signac, perché è stato il primo ad essermi stato assegnato.
Ho scelto questa: Man Reading, anche se in realtà si tratta solo di uno studio per un dipinto più complesso (Il tempo dell'armonia o Gioia di vivere o Domenica in riva al mare).
Di base non amo molto gli artisti del pointillisme: li trovo artefatti e freddi.
Quest'opera invece mi ha attratto per una sorta di "liquidità", come se l'uomo, leggendo, si andasse via via dissolvendo, liberandosi della sua solidità fisica, per scivolare gradualmente nel fiume della lettura, che lo inghiotte.
Mi è piaciuto il modo in cui l'immagine prende vita, da pochi tocchi di pittura, e poche tonalità di colore; essenziale, senza fronzoli, a fuoco.
Questa è Suster, per la prima puntata di M'Artedì, la rubrica d'arte del martedì.
(Per stavolta, in assenza di regole meglio delineate, facciamo che il primo che commenta deciderà l'artista della prossima settimana. Vi attendo numerosi!)