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Ma a casa vostra fate così? (3)

Creato il 23 aprile 2013 da Aletonti

i resti della colazione
A pochi giorni dall’apertura decido di fare una breve ricognizione presso alcuni amici/colleghi, per tastare il polso della situazione e per avere la conferma che certi timori non sono soltanto miei.
Qualcuno ha già iniziato a lavorare, qualcun altro è alle prese con gli ultimi ritocchi. Una di queste visite avviene all’indomani della rielezione del Presidente della Repubblica, con tutto ciò che l’ha preceduta e seguìta.
L è un mio caro amico. Durante l’estate ci vediamo di rado e questa potrebbe essere una delle ultime occasioni prima di rinchiuderci ognuno nella propria fortezza.
Ci scambiamo le impressioni sugli ultimi avvenimenti, vergognandoci del penoso balletto parlamentare a cui tutto il mondo ha assistito, noi che siamo spesso interlocutori di ospiti stranieri che ci interrogano, che si stupiscono e si scandalizzano per i fatti e le notizie provenienti dall’Italia. Sempre più spesso io non riesco a fare altro che allargare le braccia davanti alla loro richiesta di spiegazioni.
“Basta osservare come le persone stanno a tavola” mi dice L, subito infervorandosi e indicando alcuni tavoli nella sala da pranzo.
“Se guardi il tavolo lasciato da una famiglia di tedeschi, ti chiedi: ma ci ha mangiato qualcuno qui? E’ assolutamente pulito, ordinato. Poi passi ad un tavolo di italiani e ti viene il magone: confezioni di marmellata aperte e lasciate a metà, idem per il burro, il miele o la cioccolata, acqua o succo ancora nei bicchieri, briciole ovunque, cornetti addentati e poi lasciati nel piatto…..è più quello che devi buttare che quello che si sono mangiati! E’ dalle piccole cose che si capisce come è fatta la gente e gli italiani sono fatti così…quindi non ci si deve aspettare niente di buono, inutile lamentarsi!”
Anche a me è capitato di arrabbiarmi davanti allo sconfortante spettacolo inscenato su certi tavoli. A volte mi convinco che lo facciano apposta perchè non mi pare possibile spiegarlo con la mancanza di attenzione o di buone maniere.
La domanda che io e L ci siamo posti è: il cattivo esempio viene dall’alto e si propaga in basso oppure chi è chiamato a ricoprire certe posizioni di responsabilità non può che rispecchiare la società che lo ha scelto?
Sarei curioso di vedere un tavolo a cui hanno mangiato i deputati nella famigerata bouvette, dove peraltro un pasto viene pagato un decimo del suo prezzo effettivo.
Anzi, mi correggo: preferisco non sapere.


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