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Ma chi è più a Nord?

Creato il 29 settembre 2010 da Albix

balairatt2Uno scandinavo, litigando con un tedesco, lo volle offendere, definendolo, in tono razzista un “sudkartoffel”; insomma, l’equivalente di “terùn”; il tedesco per rippicca si sfogò contro uno svizzero di Basilea, chiamandolo “montanaro”; lo svizzero offeso nell’amor proprio se la prese con il primo italiano che gli capitò tra i piedi; un tipo del basso comasco, o giù di lì, chiamandolo “grund ratt”; il comasco, che era un frontaliere, tornando a casa, si lamentò col suo segretario di sezione; un tipo duro, che presiedeva le riunioni bevendo acqua delle Alpi e indossando un elmo con le corna; gli disse che l’unica soluzione era sfogarsi con quelli che stanno più a sud; la frase piacque molto al comasco di frontiera che cominciò a tempestare giornali, blog, radio e televisioni locali di slogans contro quelli che stavano a sud; ma i lombardi della bassa, i marchigiani, i toscani,  i romagnoli e altri di quei paralleli  dissero che erano i romani ad essere i veri “porci” d’Italia; i Romani, con non chalance, dissero che “Terronia” era da Frosinone in giù; ma quelli di Frosinone non ci stettero e scaricarono la patata bollente agli ex del Regno delle due Sicilie; ma quelli si federarono in una specie di partito leghista e presero a calci tutti i tunisini, marocchini, algerini; ma i Maghrebini, che mica erano stupidi, dissero che i veri africani, scocciatori, sfruttatori, ladri di lavoro, extracomunitari, sporchi e cattivi, erano quelli subsahariani, cioè al sud del deserto del Sahara; a questi ultimi, poveretti, non restò altro che indicare il punto più a sud del continente: il Sudafrica; ma in un villaggio di quel grande Paese viveva un vecchio saggio, il quale, alla delegazione dei subsahariani, venuti a consegnargli “la patata del sud” (ormai diventato il simbolo scottante del terrone) chiese: – “Ma voi siete proprio sicuro che io sia il più a sud del continente?” Gli spiegò di seguito che se fossero saliti sulla stella più vicina e da lì avessero osservato la terra, si sarebbero resi conto che la sua terra, nelle sue regolari e costanti rotazioni, ciclicamente si trovava più a nord di tutti, per poi ridiscendere a sud e poi risalire di nuovo al nord. Quando li portò in città a farsi un giro, in effetti, i subsahariani poterono constatare che certi sudafricani erano più bianchi dei bianchi; ed anche più razzisti, in certi casi; ma il vecchio saggio li rincuorò, spiegandogli che il razzismo non dipendeva dalla posizione geografica, ma dalla temperatura del calore umano: gli uomini senza amore erano razzisti; quelli che avevano l’amore nel cuore amavano tutti i fratelli; il vecchio  saggio li congedò rassicurandoli che se avessero voluto sconfiggere il razzismo, avrebbero dovuto difendere la religione dell’amore universale. Ed ancora nei Libri più belli della Terra si legge il messaggio del vecchio saggio; ma gli uomini non amano tanto leggere i Libri e preferiscono le stupide, ingannevoli immagini della televisione che li lascia tutti nella più grande ignoranza e cecità.

 


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