Secondo la tradizione la giornata di Pasquetta, che apre la stagione delle gite fuoriporta e dei pic-nic, si dovrebbe trascorre in compagnia di parenti o amici, facendo una scampagnata con attività all’aperto e relativa colazione sull'erba.
Per una interpretazione religiosa legata allo spirito pasquale (in quanto il Lunedì dell'Angelo fu istituita come giornata festiva nel secondo dopoguerra, giusto per allungare la Pasqua!), la giornata fuori porta nascerebbe anche per rievocare il viaggio dei due discepoli di Cristo diretti a Emmaus, a circa undici chilometri da Gerusalemme, durante il quale il Messia risorto apparve loro. Insomma ogni motivo è valido per fare festa, nella meno laica speranza di incontrare il Messia.
Ma torniamo al dovere, ovvero alla gita fuori porta! Stoici con i nostri cestini e coperte, sperando nella clemenza del tempo e nell’adeguato posizionamento all’anticiclone delle Azzorre.
Come si diceva Pasqua apre la stagione delle colazioni sull’erba che trova il suo start tra il 25 aprile ed il primo maggio, giornata che tra una manifestazione ed un corteo vede i patiti della tintarella già posizionati sui lettini dei bagni di Sottomarina (la spiaggia dei "padovani", particolarmente amata perchè grazie alla particolare combinazione di iodio+sfaccettatura di ogni singolo granello di sabbia la tintarella è assicurata in metà tempo :).
Ma da dove nasce questa necessità di una location campestre per condividere con le formiche un piatto che dovrebbe essere semplice? Dalle battute di caccia medioevali e nello specifico dalla falconeria, arte che vide il suo massimo splendore sotto il regno di Federico II. Per praticarla bisognava disporre di molto tempo, di una grande competenza nell’allevamento e la cura dei rapaci ed infine, di molto denaro: un rapace ben addestrato costava somme enormi e cacciare con il falco divenne ben presto uno status-symbolSuccessivamente i nobili si ritagliarono anche il privilegio di cacciare prede più grandi come cinghiali e cervi. Ma tutto questo su è giù per boschi e prati non si poteva certamente svolgere nell’arco di una mezza giornata! E quindi? E quindi ci si sposta in comitiva: i nobili e le nobildonne, le dame di compagnia, i soldati, i servitori ed i cuochi perché subito dopo le battute di caccia veniva allestito il campo dove i cacciatori si riposavano dalle fatiche in attesa di festeggiare gustando arrosti succulenti.Ai giorni nostri, lasciati a casa trombe e trofei, rimane un solo obbligo, sul quale organizzare una piacevole giornata all’aperto: il rispetto della natura e dell’ambiente che momentaneamente diventa la nostra sala da pranzo.
Fondamentali poche e semplici regole:
° Utilizzate piatti e bicchieri biodegradabili che sono anche più carini. ° Ricordatevi di riportare a casa i rifiuti che avete prodotto durante il vostro picnic, facendo diversi sacchetti per la raccolta differenziata. ° Sul luogo del picnic, evitate di danneggiare fiori, piante od alberi. A casa nostra i fiori non sarebbero così belli.° Non lasciate sui prati i mozziconi di sigaretta o i fiammiferi. Anzi, meglio smettere di fumare. E attenzione alle marmitte calde sui cespugli secchi! ° Cercate, se possibile, di scegliere il luogo del vostro picnic vicino casa in modo da potervi spostare con i mezzi pubblici o in bicicletta, scoprendo così scorci di paradiso a pochi minuti dal nostro caos quotidiano. ° E poi, altri piccoli suggerimenti circa l’attrezzatura che non bisognerebbe dimenticare a casa: repellente biologico per tenere delicatamente lontani gli insetti e naturalmente l’apribottiglie!Tortine sfogliate take away con crema e fragole (per 7-8 tortine)Ingredienti1 confezione di pasta sfoglia (la ricetta per la sfoglia veloce l'ho provata e la posterò la prossima settimana:), 180 gr di latte crudo, 90 gr di zucchero, 80 gr di panna fresca, 350 gr di fragole, 10 gr di farina, 3 tuorli, mezzo baccello di vaniglia, un limone bio, zucchero di canna.ProcedimentoScegliere 7-8 fragole (una per tortina) e mettere da parte.Frullare le restanti fragole, passarle al setaccio, unire un cucchiaio di zucchero (o 2, a gusto proprio), portare al bollore mescolando bene e mettere da parte.Mescolare in una ciotola 30 gr di zucchero, i tuorli, la farina setacciata e un pizzico di sale, unire il latte e la panna scaldati con il baccello di vaniglia inciso nella lunghezza. Versare il liquido caldo nella ciotola, mescolare bene, versare nuovamente nella casseruola e portare al bollore. Spargere un po' di zucchero e mettere da parte.Ricavare con uno stampino di 5 cm 7-8 cerchi di pasta, ricoprire degli stampini da muffin oppure a tronco di cono spennellati di burro, versare un cucchiaino di composta di fragole e riempirli con la crema tiepida quasi fino all'orlo. Cucinare i dolcetti nel forno caldo a 190° per 25'-30' o fino alla doratura delle superfici.Preparare un caramello chiaro con 60 gr di zucchero e 1 cucchiaio di acqua, togliere dal fuoco e passare le fragole una alla volta. Una volta raffreddate porre una fragola in ogni tortina e buon pic-nic!