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Ma è Natale

Creato il 22 dicembre 2011 da Albix

Ma è NataleOggi pomeriggio passeggiavo con la piccola delle mie figlie per le vie del centro.

-”Mi sembra un Natale triste!” – ha esclamato osservando i visi bui dei passanti.

Ho dovuto convenire che effettivamente i visi dei passanti parevano anche a me meno festosi e gioiosi  rispetto a quelli che ricordo assai più impegnati nella corsa sfrenata allo shopping natalizio degli anni passati.

Mi sono chiesto il perché. E la risposta è alquanto semplice:negli ultimi trenta anni abbiamo delegato ad occuparsi della cosa pubblica degli spendaccioni, incapaci, disonesti e pasticcioni.

O forse, ancora più semplicemente, chi ha gestito la res publica, per accattivarsi il nostro consenso, ha indebitato lo Stato in maniera esagerata, ed ora è arrivato il conto da pagare.

E il conto, è sotto gli occhi di tutti, lo pagano gli onesti, i pantalone, gli italiani medi.

Eppure io non permetterò alla crisi, ed ai meccanismi finanziari perversi che hanno fatto emergere le contraddizioni e le storture di un sistema economico globale in cui pochi puntano e riescono  ad arricchirsi  a danno di  molti, io non gli  permetterò, dicevo, di rovinare il senso vero del Natale.

Anche nei miei anni più bui, quando vivevo lontano dalla fede, non ho mai disconosciuto l’importanza e la grandezza di Gesù; di questo Uomo (che per molti, me compreso, è anche Dio, ma che rimane comunque un grande Uomo) nato povero, che aveva a portata le più grandi ricchezze materiali del mondo e le ha ripudiate, rifiutate, disdegnate, preferendo vivere da umile artigiano, frequentando i poveri, difendendo le prostitute, i diseredati, i lebbrosi, gli ultimi.

No, la crisi non può e non deve farci dimenticare il senso più intimo e profondo del Santo Natale: l’altruismo, la spiritualità, la mano tesa verso gli ultimi, la ricerca del senso vero della vita.

Potrei e vorrei aggiungere tante altre cose ma preferisco concludere dicendo che approfitterò della crisi per riscoprire il senso vero del Natale, che non è nei regali, nello shopping, nella materialità di un benessere che, oltre tutto, si è persino mostrato fallace ed ingannevole.

Gesù è morto per i suoi fratelli, su quella Croce.

Se vogliamo possiamo anche disconoscere e criticare certi cardinali, certi alti papaveri del Vaticano, certi preti che hanno mancato al loro dovere, ma ciò non toglie niente al senso della vita di Cristo in terra: ciò che Egli ha fatto per i suoi simili resterà inalterato e indelebile nella storia dei secoli.

Gesù non ha mentito nella Sua vita terrena e non mentirà mai.

Tutto può crollarci intorno ma non confondiamo il bene con il male, il vero con il falso. e non sostituiamo mai lo spirito con la materia.

Buon Natale a tutti.


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