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Ma è un Kant brasileiro

Creato il 16 maggio 2012 da Ilpescatorediperle
La settimana scorsa (ieri anche) sono andato ad un corso di filosofia in portoghese, per vedere l'effetto che fa.In realtà non era la prima volta, ma si trattava di un altro corso. Questa volta si trattava di Kant.La lezione verteva sulla prefazione alla seconda edizione della Critica della ragion pura. Kant la pubblicò nel 1787, cioè dopo aver scritto, in seguito a 11 anni di laborioso silenzio e ormai fattosi uomo di mezz'età la prima, nel 1781, edizione priva di successo a causa dell'"oscurità", alla quale Kant reagì scrivendo quella sorta di "Critica della ragion pura for dummies" rappresentata dai Prolegomeni ad ogni futura metafisica che voglia presentarsi come scienza. Il successo di questi ultimi condusse infine all'edizione di cui stiamo parlando (in italiano le due versioni sono riprese, sinotticamente, nella traduzione di Giorgio Colli).È la terza volta che mi capita di sentire una lezione su quelle pagine.La prima fu in Germania, in una mansarda della Facoltà di Filosofia a Tubinga, quando parlavo il tedesco peggio di adesso e la presenza di un cane che entrava e usciva continuamente dall'aula seminari non aiutava la concentrazione. La seconda fu in Italia, a Milano, durante un corso sull'immaginazione della mia prof. di allora. E infine qui.Il docente brasiliano si chiama Paulo Licht. Il nome è interessante, non solo perché, come i nomi di molti brasiliani, ci dice di una storia di intrecci etnici, o perché preannuncia il suo poliglottismo. E nemmeno per il fatto che ci ricorda la storia di Paolo di Tarso e la luce divina della conversione. È interessante che ad essere "illuminato" sia un esperto di Kant, il filosofo dell'Illuminismo per eccellenza.Kant, che praticamente non mise mai il naso fuori dalla porta di Königsberg, era com'è noto molto bene informato. L'immagine del filosofo che attende con ansia l'arrivo dei giornali per sapere le ultime sulla Rivoluzione Francese è consegnata alla storia. Così come il candore con cui ci spiega, lui,  la sensazione che si prova ammirando la cupola di S. Pietro o il teatro di Taormina. Questo Kant cittadino del mondo senza viaggiare, questo Kant oggi diremmo glocal, ecco, questo filosofo ha dato anche, per molti anni, lezioni di geografia. Sono andato a vedere che cosa diceva del Brasile (nella Geografia Fisica, Terza Parte, dove fa una "Sommaria rassegna delle più notevoli meraviglie della natura").
Il capitoletto sulle Americhe, "quarto continente", si apre con l'immagine della Terra del Fuoco, da dove Kant, percorrendo Cile, Perù, Guyana e Suriname (e interessandosi soprattutto alle blatte e ad altri simpatici insetti, oltre che al mito di Eldorado) giunge alle coste del Brasile, "abitate da innumerevoli portoghesi". Mentre l'interno di questa "nazione selvaggia" è abitato, a suo dire, da popoli senza dio ma con molte penne sulla testa. Il paese è poi "pieno di serpenti e scimmie", nonché di variopinti pappagalli. La descrizione del luogo si chiude sulla "radice di manioca", che, avverte Kant, se mangiata cruda si rivela essere un veleno.Vedrò di stare attento, Immanuel.Benché non viaggiasse molto, il nostro pensava che spostarsi (storicamente a causa soprattutto dei commerci) aiutasse quel sentimento di condivisione dell'umanità che conduce al cosmopolitismo. Dove il viaggio fisico corrisponde al viaggio mentale: un'esperienza di "visita" delle facoltà della mente operata dall'immaginazione è ciò che per Emanuello permette quell'esperienza veramente interconnessa che è la conoscenza, avventurosa o meno che sia. Che poi questo significhi davvero che "in fatto di associazione di popoli della terra (più o meno stretta o larga che sia) si è progressivamente pervenuti a tal segno, che la violazione del diritto avvenuta in un punto della terra è avvertita in tutti i punti" non lo so, ma almeno lo spero.Detto questo, Paulo Licht coordinerà una tavola rotonda lunedì prossimo. Uno dei coordinati sono io. Che devo parlare di Foucault lettore di Kant. Confido in un'illuminazione. E in nessun sonno, dogmatico o meno che sia, procuratomi dalla manioca.da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com

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