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Ma perchè i disturbi del ciclo femminile sono così diffusi?

Creato il 30 ottobre 2013 da Michelotto
Ma perchè i disturbi del ciclo femminile sono così diffusi? Avevo immaginato che il post precedente dedicato alla ginnastica intima femminile avrebbe  riscosso interesse, ma quando ho visto schizzare le visite giornaliere al mio blog a livelli stratosferici come mai era avvenuto, ho stentato a credere ai miei occhi.
In effetti un argomento così importante, ma poco conosciuto, che interessa potenzialmente tutte le donne di ogni età era forse quello che i più si aspettavano (la stragrande maggioranza dei miei amici su Facebook e della mia mailing-list sono donne). Credo però che la prospettiva di ricevere gratis l' ebook "Sessualità, piacere e orgasmo femminile"  ordinando il libro da me recensito, "Ginnastica intima per donne", e il clamore che ne è presumibilmente conseguito abbiano contribuito non poco a determinare i picchi suddetti, facendo di questo eccezionale abbinamento una proposta pressochè irresistibile (e che volevate di più? Un buono-omaggio per una "consumazione" con Rocco Siffredi in carne ed ossa?).
Sull' onda di questo successo e prendendo spunto dalla domanda di una lettrice (stranamente l' unica ad avermela posta) che chiedeva delucidazioni sul significato di equilibrio yin-yang, cui avevo accennato nell' articolo parlando delle cause dei disturbi femminili (guardare nei commenti al post precedente), ho pensato di riprendere l' argomento parlando proprio di questo, certo che la cosa sia di interesse generale.
I disturbi del ciclo femminile sono così comuni che ormai sono considerati quasi una cosa normale, tuttavia, mentre la medicina convenzionale, a causa della sua miopia congenita, nel descriverne le cause dà le solite spiegazioni che non spiegano niente, allorchè si parla, ad esempio, di squilibri ormonali (sarebbe allora lecito chiedersi che cosa li determina), chi invece sa usare quello che qualcuno chiama "gli occhiali magici di yin e yang", uno strumento virtuale che si potrebbe definire "macroscopio", in evidente antitesi al ben noto microscopio, il ferro del mestiere per eccellenza dei ricercatori  scientifici, può intravedere, attraverso  una prospettiva più ampia e una visione più coerente, seppur meno definita, interessanti correlazioni e fornire dunque informazioni e suggerimenti molto più utili e pratici.
E attraverso tale visione olistica è facile rendersi conto che la natura è ritmo e ordine e che tutto fluisce al suo interno, perciò uno stile di vita caotico ed innaturale come quello moderno non potrà che ripercuotersi negativamente su un ciclo biologico così fondamentale come quello mestruale.
Innanzi tutto lo spropositato consumo di cibi animali  con la loro energia pesante, dovuta in buona parte ai grassi saturi, crea depositi e stagnazione in una zona cruciale come la pelvi, con ripercussioni su tutte le funzioni dell' apparato riproduttivo (lo sapevate, solo per fare un esempio, che l' accumulo di muco nelle tube di Falloppio può persino ostacolare la migrazione dell' ovulo nell' utero e quindi impedire il concepimento?).
Fra i più deleteri proprio per questo apparato e per la donna in particolare vanno segnalati i latticini, in quanto, essendo il latte un alimento naturalmente destinato al neonato, cioè a un individuo sessualmente immaturo, esso tende ad impartire caratteristiche analoghe a chi se ne nutre, interferendo così con la piena espressione della sua sessualità. E da questo punto di vista si rivelano ugualmente dannosi anche tutti i cibi e bevande artificiali (i cibi-spazzatura moderni, per intenderci), che non appartengono a nessuna tradizione, dato che una funzione finalizzata alla trasmissione della vita di generazione in generazione ha bisogno di essere sostenuta da alimenti autentici, gli unici che hanno determinato le nostre attuali caratteristiche umane in tutto il corso dell' evoluzione biologica.
Inoltre, sempre a proposito del latte, c'è da dire che la donna risulta più penalizzata rispetto all' uomo dal suo consumo, in quanto essa stessa ne produce a sua volta, e per quante perplessità (o sorrisetti ironici) possa suscitare questa affermazione nei soliti razionalisti più irriducibili, non si tratta  che di uno degli infiniti esempi dello stesso principio che governa  l' universo intero a tutti i suoi livelli, quello della complementarietà, della polarità che determina attrazione o repulsione. Insomma, anche in questo caso un' applicazione di  yin e yang.
Ma adesso veniamo alle irregolarità del ciclo mestruale e come possono essere decifrate attraverso il suddetto principio, anche se non è facile parlarne a chi non abbia almeno un' infarinatura di questi concetti che sono alla base della macrobiotica.
Premesso che si definisce yin qualsiasi fenomeno che manifesti una generale tendenza centrifuga e quindi espansiva, e che ovviamente il contrario vale per un fenomeno yang,  cioè contrattivo (da tener  presente che si tratta di concetti intesi sempre in senso relativo), il ciclo mestruale non sfugge a questa regola: in esso si può infatti individuare una fase yin, che è quella proliferativa, follicolare, che ha inizio con la fine della precedente mestruazione e ha termine con l' ovulazione, cui segue una fase yang, luteinica, secretiva, contraddistinta dalle trasformazioni della mucosa uterina indotte dal progesterone prodotto dal corpo luteo per adattarsi all' impianto dell' ovulo in caso di fecondazione. In questa parte del ciclo si verifica infatti l' immagazzinamento (yang) si sostanze nutritive e un maggior afflusso sanguigno (yang) nell' endometrio, che serviranno allo sviluppo dell' embrione. In caso di mancata fecondazione questa seconda fase termina con la mestruazione che chiude il ciclo.
Se la donna si trova in una condizione troppo contratta, a causa di un eccesso di alimenti yang nella sua dieta, come carne (soprattutto carni rosse ed insaccati), uova, pesce, formaggi (specie quelli stagionati), cibi salati, o troppo cotti (abbrustoliti per esempio), prodotti da forno e secchi come pane, biscotti, crackers, grissini, questo interferirà con la fase yin del ciclo, quando cioè grazie all' ormone ipofisario follicolo-stimolante (FSH) si ha la maturazione del follicolo e la secrezione da parte di quest' ultimo di estrogeni che stimolano la rigenerazione delle cellule della mucosa uterina (tutti i fenomeni di crescita sono un' espressione yin). Anche la rottura del follicolo, che consente la fuoriuscita dell' ovulo ivi contenuto, indotta dall' ormone luteinizzante (LH), e che segna la fine di questa fase, essendo un fenomeno espansivo, risulta contrastata da una condizione troppo yang. Ed è proprio questo contrasto a determinare tensione e dolore, che sarà piuttosto forte e localizzato al basso ventre e in zona renale, mentre a livello psichico si avranno tensione, nervosismo e aggressività specie nei giorni immediatamente precedenti la mestruazione per la difficoltà della mucosa uterina troppo tesa e irrigidita di staccarsi dalla parete dell' utero. In questa condizione inoltre la durata del ciclo sarà sensibilmente inferiore a quella ideale di 28 giorni.
 
Ma perchè i disturbi del ciclo femminile sono così diffusi? Se invece la donna è in una condizione troppo espansa, perchè giù di tono, debole, quiescente e magari infreddolita, cioè troppo yin, per una dieta con troppi alimenti e bevande  yin (o con alimenti e bevande troppo yin), e cioè zucchero e tutto ciò che lo contiene (in particolare gelati, soft-drink, bevande fredde e yogurt zuccherati), miele, latte e latticini teneri o cremosi, frutta (specie quella tropicale, come banane, ananas, ecc.), succhi di frutta, farine raffinate, solanacee (pomodori, patate, melanzane, peperoni), alcolici, troppe crudità, come pure droghe (compresi caffè e cioccolato) e farmaci, allora si avranno difficoltà nella fase yang, quando, con l' atrofizzazione del corpo luteo conseguente alla mancata fecondazione e con l' improvvisa mancanza di estrogeni e progesterone da esso secreti, i vasi sanguigni si contraggono, causando il distacco  del tessuto precedentemente preparato e la sua eliminazione assieme all'ovulo non fecondato. In tal caso questa contrazione sarà ostacolata, ma il dolore che ne deriverà sarà meno intenso e più diffuso, associato spesso a nausea, mal di testa o gonfiori. I soggetti in queste condizioni tenderanno alla depressione, all' ipersensibilità emotiva e al pianto, e l' intero ciclo sarà più lungo della norma, protraendosi ben al di là dei 28 giorni. Da notare che la durata del flusso, che dovrebbe normalmente essere di tre giorni circa, subisce un allungamento sia nelle condizioni yin che in quelle yang.
Le donne macrobiotiche invece, che evitano di regola latticini di qualsiasi genere, minimizzano tutti gli estremi già citati, centrando la dieta su cereali integrali, verdure e legumi, hanno un ciclo che si aggira, guarda un pò, proprio sui 28 giorni, con un flusso mestruale che difficilmente dura più di tre, e soprattutto non hanno tutti quei disturbi oggi così comuni.
Con questo non pretendo certo di aver esaurito l' argomento, e mi rendo anche conto che non tutto sarà chiarissimo a chi non è addentrato nella macrobiotica, ma che potevo fare di più? Per me era una occasione troppo importante per non intervenire proponendo un punto di vista diverso e così denso di implicazioni pratiche. Il mio scopo era solo quello di dare degli input, presentando una interpretazione nuova di un fenomeno vecchio come il mondo. Un' interpretazione alternativa che, invece di concentrarsi sugli squilibri ormonali e sullo stress, ormai divenuti dei luoghi comuni a cui si attribuisce di tutto, considera gli aspetti bioenergetici sottostanti e che mi sembra molto più sensata e interessante.
Senza pretendere di sostituirmi ad un consiglio medico qualificato, la prossima volta darò qualche consiglio su come affrontare meglio i problemi qui trattati.
Michele Nardella

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