Automobilisti di tutto il mondo unitevi, che siete tanti…
Essere uno studente universitario ha i suoi vantaggi, nessuno lo nega, la totale disponibilità del tuo tempo, delle tue abitudini (valido solo per i fuori sede) e soprattutto del denaro dei tuoi genitori, sono cose alle quali difficilmente mi abituerò a rinunciare quando questa pacchia dell’università sarà finita.
Ma ovviamente ci sono anche dei contro, primo fra tutto, nel mio caso, il non possedere una macchina.
All’università la macchina non serve, mi dice sempre mio padre, e poi la benzina te la dovremmo detrarre dal mensile;ora, io a questo punto mi faccio due conti, e verificati i costi esorbitanti che il carburante raggiunge di questi tempi, per non parlare delle preoccupanti tendenze al rialzo, cedo nella battaglia per il mezzo di locomozione.
Eppure…
Eppure ci deve essere un modo per far fronte al caro benzina.
Se un modo esiste, nel 2012, internet lo sa, internet sa tutto.
Aggirandomi nel web, mi sono imbattuto in un curioso esperimento, far camminare una macchina diesel con l’olio di semi di girasole.
Pur non essendo un chimico, e non avendo idea dei processi che si generano durante la combustione del carburante, avevo il sentore che la cosa non andasse, forse spinto da quella coscienza popolare con la quale sono cresciuto, e che insegna che se una cosa è troppo facile di solito è una fregatura, o forse solo perché mettere l’olio per frittura nella macchina è una di quelle cose che uno non farebbe nemmeno per scommessa.
Ciononostante la benzina costa talmente cara che non ci si può permettere di scartare nessuna ipotesi, girasoli compresi, e quindi giù quei 200 video che si trovano su youtube, di macchine che camminano con l’olio misto al diesel.
E le macchine camminano…sembrerebbe senza dare problemi, ma solo le macchine diesel, questo perché il gasolio e l’olio di semi hanno una conformazione chimica simile.
Ok simile, non uguale, quindi vale la pena fare il passo successivo, internet non si limita solo a youtube o facebook, per fortuna ci sono migliaia di altri siti dedicati praticamente a qualsiasi interesse del genere umano, ed è così che sono finito su qualche sito di chimica o di automobili.
L’argomento in verità è piuttosto noto, e puntualmente ritorna quando la benzina tocca i vertici di prezzo; le cose che meno si conoscono sono i rischi.
Infatti…l’olio di semi di girasole è in effetti un carburante sostitutivo per alcuni motori diesel di vecchia generazione(principalmente anni ’70/’80), che con poche modifiche al processo di carburazione, riescono a smaltirlo senza danni al motore.
Diverso è il discorso per i nuovi motori.
L’olio è più denso del diesel che compriamo al distributore, e le auto non sono predisposte per funzionare con esso, il che comporta nel lungo periodo alcuni problemi non indifferenti.
Si formano residui di glicerina nel serbatoio e nei tubi, questo perché l’olio di semi non è adatto a sopportare le temperature del motore, altro problema è la creazione di macchie d’olio e di altri residui che ostruiscono gli iniettori, nulla con cui scherzare insomma, visto che a quanto pare i costi di riparazione si aggirano intorno ai 3000 euro.
Il sogno di fare rifornimento con un Van Gogh va lentamente in fumo, un fumo nero, come quando friggendo ti scordi il fornello acceso….
Rassegniamoci alla dura verità, la benzina rimane il boss dei carburanti, e ci vorranno ancora parecchi anni prima di farla scendere dal suo trono.
Intanto io mi compro una mini minor del ’69, che gira solo con i girasoli, e voi se avete un nonno contadino, consolatevi con la nafta agricola!
Dargen D’amico disse sull’argomento….