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Madame de La Fayette

Creato il 12 gennaio 2011 da Lalenene @Irene_Marziali
Madame de La Fayette Buongiorno a tutti! Oggi torniamo sull'argomento storico di C&M parlando della vita di Madame de La Fayette. Nacque nel 1634 col nome di Marie-Madeleine Pioche de la Vergne, ma è conosciuta con nome che prese dal marito, Francois Motier conte de La Fayette. Cresciuta con la madre e le tre sorelle a Parigi fu costretta ad andarsene dalla città quando nel 1652 il secondo marito della madre, Renaud de Sévigné, fu esiliato per essere conivolto nella "Fronda", movimento di opposizione al Cardinal Mazarino. Ritornò nella sua amata Parigi solo per il matrimonio, che fu contratto, come la maggioranza all'epoca, solamente per interesse. Dopo essere vissuta per alcuni anni in campagna col marito, Madame de La Fayette tornò a Parigi vivendo separata da lui. Ebbe un intensa vita sociale in quanto diventò dama di corte di Enrichetta Anna Stuart d'Inghilterra. Il contesto storico e intellettuale della Parigi dell'epoca le permise di approfondire la sua cultura e di frequentare i primi salotti "mondano-letterari" delle Preziose, che furono frequentati fino al 1682, quando l'aristocrazia lasciò Parigi per seguire il re a Versailles. Madame de La Fayette Conobbe, attraverso la cugina, Francois de La Rochefoucauld, scrittore e filosofo, al quale restò legata per tutta la vita, prima per un amore affettuoso e in seguito per una forte ammicizia, tenuta viva anche grazie alla complicità intellettuale che esisteva fra i due. Il suo primo scritto di cui si abbia testimonianza, e anche l'unico di cui ammetterà di essere l'autrice, è un ritratto della sua migliore amica, Marie de Sévigné, nipote del suo patrigno. I successivi scritti non saranno mai firmati da lei in prima persona, in quanto riteneva che fosse sconveniente per una donna esercitare l'arte della scrittura. Ma la sua più grande opera e quella per cui oggi è ricordata come prima origine del romanzo psicologico è La principessa di Clèves. All'epoca provocò grandi discussioni per la trama del racconto: la protagonista, sposata per interesse, è invece innamorata del duca di Nemours. Dciderà di confessare il suo vero amore al marito, ma una volta rimasta vedova rifiuterà la proposta di matrimonio del suo vero amore. Questa scelta, che per noi oggi risulta quasi del tutto incomprensibile, era in realtà in linea col pensiero del Preziosismo che aveva segnato un ritorno all'ideale dellìamore cortese, cavalleresco e "platonico". Voglio concludere questo post con un brano tratto dalla biografia di Madame de La Fayette di Roger Duchene: "Non c'è niente di più romantico delal vita di Madame de La Fayette (...) Destinata a un futuro radioso in una Parigi dove i poeti la definivano "unica" già a diciassette anni, dovette affrontare l'esilio ad Angiò in provincia e poi a Auvergne, il paese nel quale si sposerà in tutta fretta. Le fu rubata la giovinezza e prima ancora di avere vent'anni, già diffidava dell'amore che definiva un sentimento scomodo" Spero che anche voi, come me siate rimasti affascinati da questa donna enigmatica. Con affetto Alessia

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