…E HO APPENA FINITO DI LEGGERE
(immagine presa dal web)
“…Sophie era sbalordita. Sembrava che quelle due si conoscessero da tutta la vita, e che stessero riprendendo i fili di una conversazione che avevano cominciato qualche ora prima, davanti a una tazza di tè e a un vassoio di madeleine. Voi due vi siete già incontrate? chiese, avanzando con cautela e sedendosi sul bordo del letto. Anche lei prese un dolcino”
Questo è un piccolo passaggio del libro “Fragole e Champagne” di Sarah Kate Lynch dove alcune protagoniste si gustano dei dolcetti molto buoni, le madeleine appunto; il libro è pieno di titoli di ottime portate soprattutto dolci. Siamo in Francia e precisamente nella zona dove si produce lo champagne. Protagonista di questo romanzo è la famiglia Peine, anzi solo due componenti di essa almeno nei primi capitoli sono i veri protagonisti. Clementine, primogenita dei Peine, è arrivata a compiere quarant’anni passando la sua esistenza fra i filari dei vigneti in compagnia di un padre per lo più ubriacato e per niente affettuoso o compiacente. Una donna dura e trascurata. Tutta l’azienda vinicola grava sulle sue spalle e purtroppo le cose non stanno andando molto bene soprattutto problemi causati dal cattivo carattere del padre, scorbutico e irrascibile. Anche il castello di famiglia purtroppo non ha più le fattezze eleganti di una volta, anzi sembra sia lì per cadere del tutto. Sarà la morte del padre a dare una svolta alla vita pericolante e scialba di Clementine, che non sarà di sicuro il poter governare in modo autosufficiente la sua azienda che si sta preparando alla chiusura. Nel momento in cui bisogna leggere il testamento, Clementine ha un’ulteriore sorpresa ovvero quella di non essere l’unica ereditiera del castello e azienda vinicola. Il destino le farà incontrare di nuovo la sorella Mathilde, cinica e vanitosa, completamente il suo opposto sia come donna, abitudini di vita e carattere. Il passato così ritorna a galla come le amarezze che la sorella le procurò durante la sua adolescenza: infatti le soffiò il ragazzo di cui era perdutamente innamorata. Mathilde si trasferirà al castello decisa – quale donne in carriera – a far rivedere all’azienda denaro e notorietà. E proprio mentre inizia le sue pubbliche relazioni, ecco che dal nulla spunta una terza e finora sconosciuta sorella Peine ovvero Sophie che con la sua dolcezza genuina e il suo entusiasmo, riuscirà a penetrare le dure scorze delle sorelle maggiori facendole capire quanto possa essere bella la vita di una famiglia che fino poco tempo fa non sapeva nemmeno di esistere. Ma costringe anche ciascuna delle tre sorelle ad affrontare i propri fantasmi, a risolvere i conflitti nutriti da anni. Durante la loro convivenza non mancheranno però i colpi di scena: Clementine dovrà rivelare una passione adolescenziale non ancora sopita per il vicino di casa purtroppo oramai sposato e rivelare così il suo segreto più intimo ovvero quello di avere avuto una figlia poi data in adozione. Mathilde fuggita da una vita in città troppo stretta per lei che non riesce a cogliere la vera essenza della vita ovvero l’amore di un marito ricco e facoltoso disposto a tutto pur di vederla felice e una figlioletta Edie troppo sveglia e carismatica con una dote naturale nel cogliere i profumi dei vari champagne. Sophie costretta a vivere per strada come una barbona e con tale etichetta purtroppo non riuscirà a portare avanti un buon lavoro di truccatrice e quindi anche uno stile di vita più dignitoso. A fare da collante a queste tre sorelle troppo diverse ma con sangue Peine che scorre nel vene – anzi direi champagne – arriva una zingara che ogni anno per la vendemmia giunge al castello con tutta la sua carovana. “La Petite” l’anziana amica di Olivier, creerà un’atmosfera magica che svelerà tutti i lati più oscuri delle tre sorelle e neanche un incendio riuscirà a sconfiggere la forza delle sorelle Peine e proprio in punto di morte La Petite rivelerà il segreto più intimo del vecchio patriarca ovvero tre tipi di champagne prodotti nelle tre annate in cui nacquero distintamente le sorelle e che riusciranno con il loro valore, a ricavare il denaro per riportare a galla lo Champagne Peine…
Quante volte nella vita, si sono sentite famiglie completamente ribaltate causa un’eredità e Sarah Kate Lynch ci regala un libro dove le emozioni non mancano in ogni pagina. Il romanzo diventa così un susseguirsi di avvenimenti molto vicini alla realtà, ma lo stile scorrevole di Sarah Kate Lynch permette una lettura facile e soprattutto appassionante. Devo essere sincera ma l’inizio mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca: la lettura diventava lenta e noiosa, ma chissà perché avevo come l’impressione che più sarei andata avanti più questo libro mi avrebbe conquistata… infatti è stato proprio così; la storia prendeva vita la piano piano, sfociando in un finale senz’altro non aspettato… come un segreto appunto! Ve lo consiglio caldamente, per me bello e avvincente!
Grazie a questo bellissimo libro, che fa da filo conduttore, vaniamo alla ricetta i oggi ovvero le
Madeleine alla vaniglia
INGREDIENTI
2 uova grandi
un pizzico di sale alla vaniglia
150 grammi di zucchero alla vaniglia
150 grammi di farina 00 autolievitante
125 grammi di margarina
un paio di cucchiai di latte intero
una fialetta di aroma alla vaniglia
PREPARAZIONE
Sbattere nella planetaria le uova con un pizzico di sale alla vaniglia, unire lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere la farina. Aggiungere la margarina ammorbidita a bagno maria e il latte miscelato con l’aroma alla vaniglia. Lasciar riposare in frigo per una mezz’oretta. Preriscaldare il forno a 220°C. Porre l’impasto in una sac a poche e versarne un poco in ogni alveolo a conchiglia dello stampo posto sopra una teglia (che se anche di silicone, imburrato leggermente). Infornare. Lasciar cuocere per 3-4 minuti e poi abbassare la temperatura a 180°C e prolungare per altri dieci minuti circa o fino a coloritura, effettuando la prova stecchino per la buona riuscita della cottura. Lasciar raffreddare su una gratella e servire.
Dall’archivio di Dolcipensieri:
MADELEINE AL GRUYERE CON PINOLI
INSALATA FREDDA DI CHICCHI ALLA RUSTICA