No, porca miseria! Ho vinto un Bon Roll, se tengo fede a quanto detto a gennaio nei miei buoni propositi...spero di poter riguadagnare terreno con la ricetta di oggi! Per stavolta che dite, chiudiamo un occhio? ;-)Dopo varie vicessitudini (libro sulle madeleines acquistato su Amazon.it arrivato con le pagine stampate al contrario, io che al massimo della mia presenza mentale ho restituito tramite posta il libro senza difetti che nel frattempo Amazon mi aveva spedito, segue restituzione di quello effettivamente difettato e ordine di nuovo libro visto che nel frattempo avevo restituito entrambi...) sono finalmente riuscita ad avere sia il libro in questione che uno stampo in silicone. Ho colto l'occasione visto che il libro che piaceva a me era in vendita a 12 Euro (o 14?) comprensivo di stampo e scatola di latta.Va beh, questa estate ho fatto la schizzinosa ed in Francia mi son rifiutata di comprare lo stampo in silicone ed ora mi riduco persino a comprarlo online?Ebbene sì, mi sono arresa alle siliconate ("se non ora, quando"?).Battute politiche a parte, ora che ho stampo e ricette non resta altro che mettersi alla prova!Ho fatto due tentativi. La prima ricetta che ho usato è tratta proprio dal libro della Pantaleoni, che ricordo trovate anche in italiano e che presenta madeleines sia dolci che salate. La seconda è un riadattamento di una trovata sul libro Regali Golosi del Cavoletto.Per ora vi posto solo la seconda, essendo quella che ho poi fotografato, ma domani (mi farò un nodo al fazzoletto...sempre che io riesca poi a ritrovarlo) vi scriverò anche quella del libro francese. Perché...quella del Cavoletto ha portato a dei risultati estetici notevoli, madeleines come si deve, con la gobbetta bella gonfia. Ma la prima ricetta ha avuto un risultato gastronomico che ho preferito. Le madeleines risultavano più morbide e saporite, quelle di questo secondo giro mi son parse più stoppose, una volta raffreddate.Meglio farle e mangiarle tiepide, con il the!INGREDIENTI per 10 (io ho lo stampo grande)120 gr farina100 gr burro2 uova100 gr zucchero1 cucchiaino scarso di lievito per dolciscorza di un limoneuna presa di salePrima di tutto vi dico le differenze con la ricetta originale. Questa prevedeva 30 gr di zucchero e 70 gr di miele, ma visto che ero distratta ho confuso zucchero con burro e mi sono accorta di aver versato sulle uova 100 gr di zucchero...pace, va bene uguale! Poi sostituiva alla scorza di limone quella di lime...non credo che ciò modifichi sostanzialmente la ricetta, anzi, si potrebbe anche utilizzare la scorza d'arancio, perché no! In ultimo si consigliava una punta di zenzero in polvere, che io ho messo, ma essendo zenzero dell'anteguerra credo che non si sia proprio sentito!Amalgamare gli ingredienti sbattendo uova, zucchero e sale, aggiungendo poi la farina con il lievito ed il burro fatto fondere. Mescolare bene perché il burro, che in effetti è tanto, fa un po' fatica ad unirsi agli altri ingredienti. Completare aggiungendo la scorza di limone grattugiata.L'impasto va fatto riposare un paio d'ore in frigorifero. In effetti quando ho fatto il tentativo numero uno le madeleines che ho fatto a distanza di un'ora dalla preparazione dell'impasto (così diceva il libro) si sono gonfiate poco, mentre quelle fatte il giorno dopo erano indubbiamente più belle.Quindi se avete pazienza potete preparare l'impasto la sera ed infornarle il giorno dopo!Versare il composto (che risulta piuttosto solido) negli stampi da madeleines. Io ne ho messo all'incirca quanto ce ne stava per riempire ogni spazio, meglio un pelo meno che troppo, che se no rischia di uscire dal bordo e attaccarsi alla madeleine in parte!Cuocere 5 minuti in forno alla potenza massima (durante questa fase l'impasto diventerà più "liquido" e andrà a distribuirsi per bene nella formina, iniziando poi a solidificarsi) e poi abbassare a 180° per altri 5 minuti circa.Le mie non sono venute particolarmente scure sotto, quindi ho preso per buono il fatto che il sopra risultasse dorato e solido quindi magari date una tastatina.Togliere dal forno, lasciar intiepidire. Lo stampo di silicone fa sì che escano senza problemi, non se n'è rotta nemmeno una!E poi mangiare appena tiepide...meglio ancora se con una tazza di the e qualche amica. O da sole sul divano mentre si sfoglia un bel libro. O a colazione pucciate nel latte...
Magazine Cucina
No, porca miseria! Ho vinto un Bon Roll, se tengo fede a quanto detto a gennaio nei miei buoni propositi...spero di poter riguadagnare terreno con la ricetta di oggi! Per stavolta che dite, chiudiamo un occhio? ;-)Dopo varie vicessitudini (libro sulle madeleines acquistato su Amazon.it arrivato con le pagine stampate al contrario, io che al massimo della mia presenza mentale ho restituito tramite posta il libro senza difetti che nel frattempo Amazon mi aveva spedito, segue restituzione di quello effettivamente difettato e ordine di nuovo libro visto che nel frattempo avevo restituito entrambi...) sono finalmente riuscita ad avere sia il libro in questione che uno stampo in silicone. Ho colto l'occasione visto che il libro che piaceva a me era in vendita a 12 Euro (o 14?) comprensivo di stampo e scatola di latta.Va beh, questa estate ho fatto la schizzinosa ed in Francia mi son rifiutata di comprare lo stampo in silicone ed ora mi riduco persino a comprarlo online?Ebbene sì, mi sono arresa alle siliconate ("se non ora, quando"?).Battute politiche a parte, ora che ho stampo e ricette non resta altro che mettersi alla prova!Ho fatto due tentativi. La prima ricetta che ho usato è tratta proprio dal libro della Pantaleoni, che ricordo trovate anche in italiano e che presenta madeleines sia dolci che salate. La seconda è un riadattamento di una trovata sul libro Regali Golosi del Cavoletto.Per ora vi posto solo la seconda, essendo quella che ho poi fotografato, ma domani (mi farò un nodo al fazzoletto...sempre che io riesca poi a ritrovarlo) vi scriverò anche quella del libro francese. Perché...quella del Cavoletto ha portato a dei risultati estetici notevoli, madeleines come si deve, con la gobbetta bella gonfia. Ma la prima ricetta ha avuto un risultato gastronomico che ho preferito. Le madeleines risultavano più morbide e saporite, quelle di questo secondo giro mi son parse più stoppose, una volta raffreddate.Meglio farle e mangiarle tiepide, con il the!INGREDIENTI per 10 (io ho lo stampo grande)120 gr farina100 gr burro2 uova100 gr zucchero1 cucchiaino scarso di lievito per dolciscorza di un limoneuna presa di salePrima di tutto vi dico le differenze con la ricetta originale. Questa prevedeva 30 gr di zucchero e 70 gr di miele, ma visto che ero distratta ho confuso zucchero con burro e mi sono accorta di aver versato sulle uova 100 gr di zucchero...pace, va bene uguale! Poi sostituiva alla scorza di limone quella di lime...non credo che ciò modifichi sostanzialmente la ricetta, anzi, si potrebbe anche utilizzare la scorza d'arancio, perché no! In ultimo si consigliava una punta di zenzero in polvere, che io ho messo, ma essendo zenzero dell'anteguerra credo che non si sia proprio sentito!Amalgamare gli ingredienti sbattendo uova, zucchero e sale, aggiungendo poi la farina con il lievito ed il burro fatto fondere. Mescolare bene perché il burro, che in effetti è tanto, fa un po' fatica ad unirsi agli altri ingredienti. Completare aggiungendo la scorza di limone grattugiata.L'impasto va fatto riposare un paio d'ore in frigorifero. In effetti quando ho fatto il tentativo numero uno le madeleines che ho fatto a distanza di un'ora dalla preparazione dell'impasto (così diceva il libro) si sono gonfiate poco, mentre quelle fatte il giorno dopo erano indubbiamente più belle.Quindi se avete pazienza potete preparare l'impasto la sera ed infornarle il giorno dopo!Versare il composto (che risulta piuttosto solido) negli stampi da madeleines. Io ne ho messo all'incirca quanto ce ne stava per riempire ogni spazio, meglio un pelo meno che troppo, che se no rischia di uscire dal bordo e attaccarsi alla madeleine in parte!Cuocere 5 minuti in forno alla potenza massima (durante questa fase l'impasto diventerà più "liquido" e andrà a distribuirsi per bene nella formina, iniziando poi a solidificarsi) e poi abbassare a 180° per altri 5 minuti circa.Le mie non sono venute particolarmente scure sotto, quindi ho preso per buono il fatto che il sopra risultasse dorato e solido quindi magari date una tastatina.Togliere dal forno, lasciar intiepidire. Lo stampo di silicone fa sì che escano senza problemi, non se n'è rotta nemmeno una!E poi mangiare appena tiepide...meglio ancora se con una tazza di the e qualche amica. O da sole sul divano mentre si sfoglia un bel libro. O a colazione pucciate nel latte...
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