Magazine Opinioni
I fatti, quando si tratta di comprendere quali sono i reali obiettivi della classe politica (e non solo), valgono assai più delle parole; anzi, le parole della politica - specialmente oggi - hanno valore pressochè nullo. E se i fatti sono questi, l'unica domanda che resta da porsi è: dove e quando scoppierà il prossimo bubbone? Perchè non ci sono scuse, fantomatiche leggi anticorruzione o foglie di fico come Raffaele Cantone che tengano. Nel nostro paese politica e malaffare vanno a braccetto - in amorosa e complice armonia - da sempre, già dai tempi dell'Italia monarchica; basta ricordare l'arcinoto scandalo della Banca Romana, che travolse il governo Giolitti nel 1893. Non c'è motivo di aspettarsi improvvisi ravvedimenti, lo testimonia il caso Azzolini. E non c'è da stupirsi che nel Corruption Perception Index 2014 di Transparency International l'Italia conquisti il ben poco ragguardevole primato di nazione più corrotta di Europa. Le cronache quotidiane sono il racconto impietoso di un paese governato da una classe politica in larga parte dissoluta, disonesta, indecente. E quei pochi elementi di pulizia che tentano di dare un volto nuovo, pulito alla cosa pubblica subiscono il sistematico attacco da parte di quel potere malato - e dell'informazione ad esso asservita - che per estendere le sue metastasi deve espellere le poche cellule sane che paradossalmente rappresentano un corpo estraneo nel tessuto putrescente del paese. Non è da gufi farsi poche illusioni, prevedere un futuro di ulteriore decadenza (e indecenza) per l'Italia: è un film già visto troppe volte, un libro letto e riletto. E' "la storia che copia la storia, a sua minor gloria". Nulla è cambiato dai tempi di Mani Pulite, quando il faccendiere socialista Adriano Zampini raccontava il suo rapporto con la politica dell'epoca: "Ho sempre considerato i partiti come dei taxi. Salivo, mi facevo portare a destinazione e pagavo la corsa. Insomma, alla fine tanti saluti e amici come prima". I partiti sono ancora dei taxi e pur di non perdere una corsa fanno salire cani e porci. Soprattutto porci, perchè del maiale non si butta via nulla.
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