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Magic con le mani legate

Creato il 31 luglio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Nell’ipotetica lista delle cose da fare dalla dirigenza dei Magic per preparare la nuova stagione  il congedo del GM Otis Smith e quello di Stan Van Gundy sono state le prime voci subito spuntate il giorno dopo l’inizio della offseason.
Il posto lasciato vacante da Smith è stato occupato da Rob Henningan, mentre due restavano le vicende più “spinose” da affrontare: a chi affidare la guida tecnica della squadra e dove accasare lo scontento Dwight Howard.

Al primo interrogativo sabato si è data risposta con l’ingaggio di Jacque Vaughn, ex assistant coach di Gregg Popovich in Texas con i San Antonio Spurs.

Mentre sulla vicenda Howard si è ormai detto di tutto, e nonostante ciò si fa largo sempre con maggior insistenza l’ipotesi che vedrebbe Superman separato in casa fino al prossimo mese di Gennaio per poi cambiare aria prima del termine della trade-dead-line.
Difatti almeno per il momento nessuna delle corteggiatrici di Howard è stata in grado di presentare argomentazioni sufficienti a convincere la dirigenza di Orlando: Brooklyn saggiando l’indecisione da parte dei Magic ha rifirmato Brook Lopez in attesa di riportarsi alla carica a Gennaio, Houston pur avendo giocatori che interesserebbero ai Magic è una destinazione non gradita a Howard, i Lakers dovrebbero piazzare prima Bynum che però ha già dichiarato di voler esplorare la free agency del prossimo anno.

E in tutto questo gioco incrociato di veti e trattative senza futuro chi ci perde di più è senza dubbio Orlando, il quale avrebbe ricostruito la squadra con l’aggiunta di giocatori giovani e scelte future in cambio dell’addio di Superman.
In più la riconferma (a sorpresa) di Jaamer Nelson (19.7 M$ in tre anni)  deluderà tutti coloro che attendevano dai Magic una grande ricostruzione resa ostica anche dal gravoso payroll  che paga i contratti onerosi di Hedo Turkoglu e Jason Richardson, giusto per fare qualche nome.
Ed a conferma delle difficoltà di Orlando sul mercato gli unici due volti nuovi al momento sono quelli del rookie Andrew Nicholson (ottimo prospetto per il futuro) e Gustavo Ayon volato da New Orleans in cambio di Ryan Anderson (accasatosi a NOLA con una sign&trade).

Il futuro dei Magic resta quindi legato a quello di Dwight Howard ed in questa corsa contro il tempo Orlando deve decidere che squadra essere nei prossimi anni, di sicuro senza Superman e si spera con tanto talento in più.


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